Viene studiata sui libri di scuola, perché considerata un gioiello architettonico del Rinascimento; progettata da un grande architetto, è una delle Chiese più belle del nostro territorio cortonese ed è un immenso patrimonio sia a livello artistico che religioso, pensiamo solamente agli innumerevoli prodigi da parte della madre di Dio che sono avvenuti nei secoli passati e che hanno portato la pia devozione popolare a dedicare alla vergine un tempio tanto maestoso.
Eppure, per qualche motivo, giace in uno stato di semi-abbandono (chiunque può constatarlo passandoci accanto) e non è neanche aperta al pubblico in orari prestabiliti o resi noti al pubblico. Sto parlando della Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio (Cortona), progettata da Francesco di Giorgio Martini, famoso architetto del Rinascimento italiano. Ritengo incredibile che questo monumento sacro sia tenuto in condizioni di abbandono, di trascuratezza e non illuminato come richiederebbe una simile struttura. Pensiamo alle sue ricche opere lasciate al suo interno abbandonate a se stesse e ai suoi orari di apertura non definiti in nessuna guida, ufficio turistico e in nessun manifesto.
Oltre la sua preziosa posizione accogliente e maestosa la Chiesa del Calcinaio è un punto centrale di Arte e spiritualità, il Calcinaio potrebbe dare diversi posti di lavoro agli stessi cortonesi nei ruoli di sorveglianza o di guida turistica e potrebbe diventare un punto di ristoro per pellegrini. Queste cose stanno già avvenendo in altre chiese di Cortona in modo molto positivo. Questo grazie alla collaborazione del parroco Don Giancarlo Rapaccini e alla cooperativa AION cultura, insieme ad alcuni ragazzi di Cortona, che stanno valorizzando e facendo conoscere molte chiese e opere d’Arte fin ora non accessibili.
Credo che io non sia l’unico cortonese a ritenere che questo fatto sia un vero peccato e che sia molto strano che una Chiesa così importante non sia valorizzata come merita e, cosa che mi dispiace ancora di più, è che non sia degnamente tenuta.
Bisogna ammettere che Cortona è una città attiva dal punto di vista culturale e attenta all’Arte, basti pensare alle numerose attività organizzate: mostre di Arte, numerosi concerti ed eventi di svariato genere. Più si riesce a fare, migliorare, restaurare e conservare, meglio è.
Mi auguro che il Parroco, insieme alle organizzazioni a salvaguardia del patrimonio culturale, cambino questa spiacevole situazione e che magari in un momento di crisi a livello economico e lavorativo si possa far sì che almeno i nostri capolavori italiani con i loro tesori di epoche passate, ma sempre attuali, ci aiutino a contribuire ad un possibile risanamento, in modo da fare in modo di poter pubblicizzare e rendere accessibile il nostro patrimonio dettato dalla fede, dal sacrificio dei nostri antenati e dalla mano di numerosi Artisti.
Stefano Duranti Poccetti