Care Lettrici e cari Lettori castiglionesi,
nel suo editoriale Michele Lupetti non poteva scegliere termini più adatti per descrivere la situazione a Castiglion Fiorentino: “indiscrezioni e opinione”, ma niente di concreto. I giorni si susseguono, ma il clima qui a Castiglion Fiorentino non è cambiato di una virgola. Tutti dicono, tutti parlano, tutti espongano la propria opinione, però, a conti fatti, le voci che circolano restano solo voci e la Verità, sì, proprio quella con “V” maiuscola, rimane ancora chiusa e abbottonata nelle stanze comunali.
Chiacchiere, voci, dicerie che si susseguono incessanti e, lasciatemelo dire, ormai monotone per le vie del Paese.
Tuttavia, seppur monotone, sono voci che meritano di essere ascoltate sia perché sono la testimonianza diretta di un’insoddisfazione generale, sia perché ruotano attorno a un punto fondamentale che in un sistema democratico dovrebbe essere non solo l’ABC, ma, passatemi l’esempio, il patrimonio genetico di qualunque governo, giunta o amministrazione: la Verità.
In democrazia il governo viene legittimato dalle elezioni, questo lo sanno tutti, ma volendo analizzare più a fondo la cosa, si può dire che qualsiasi governo legittimamente eletto deve, nel bene e nel male, rispondere del proprio operato al popolo elettore. Sempre! Quindi, se anche un solo elettore chiede chiarezza su quello che sta succedendo, gli amministratori hanno l’obbligo morale di farlo.
Rispondere però non con la solita retorica di partito che in queste circostanze non serve a niente, ma che anzi aumenta solo la confusione e l’indignazione della gente.
Nella sua risposta alla mia lettera pubblicata il 7 luglio, l’assessore Lucini ha reclamato onestà intellettuale riguardo al miglioramento della qualità della vita a Castiglion Fiorentino. In tutta onestà, non posso che ammettere che negli ultimi anni l’immagine della nostra città è sicuramente migliorata, ma visto che è stata tirata in ballo, chiedo: l’onestà intellettuale deve essere a senso unico?
Oppure possono aspettarsela anche i cittadini?
Perché allora non si parla con chiarezza?
Perché non si danno risposte precise agli elettori e a tutti i cittadini di Castiglion Fiorentino?
Nel comunicato stampa del 16 luglio scorso è stato scritto che “…alle accuse della destra risponderemo con i fatti…”: quello che credo sia urgente non sono tanto i fatti, ma la chiarezza e il rispetto dell’elettore in quanto persona e non solo come strumento utile per un fine politico.
Un ultimo appunto: nel già citato comunicato stampa, si parla di un taglio di 1.300.000 euro e quindi di ulteriori restrizioni causate dalle manovre economiche dello Stato.
L’esempio però è semplice da fare: se io ho in tasca 10 euro e devo pranzare, non andrò di certo a mangiare caviale, aragosta e champagne, ma comprerò un panino con la mortadella o, per par condicio con i vegetariani, al pomodoro e una bottiglietta d’acqua.
Come l’assessore Lucini ha giustamente sottolineato, la mia logica può essere erronea e non condivisibile, ma almeno una cosa la mia logica me l’ha insegnata: il passo va fatto in base alla lunghezza della propria gamba. Volendo invece strafare, si rischiano solo cadute e brutte figure.
Nella lettera precedente mi sono firmato come “Elettore di Centro Sinistra Infuriato”.
Non vorrei vedermi costretto, in futuro, a dovermi firmare come “Ex Elettore di Centro Sinistra Deluso”.
Alla prossima.
Un cordiale saluto a tutte le cittadine, i cittadini e i politici di Castiglion Fiorentino.
Stefano Milighetti