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L’Assessore Basanieri risponde alla Lega Nord sulla questione delle case popolari

Francesca Basanieri

Gentile Direttore,

mi preme rispondere all’articolo pubblicato dalla Lega Nord Toscana sul concorso per le case popolari perchè come spesso accade per gli articoli della Lega Nord ci sono delle inesattezze che vanno chiarite.

Il 1° Settembre è stato aperto il bando per le case popolari. Il bando che viene aggiornato ogni due anni quest’anno prevede delle importanti modifiche dovute alle deliberazioni che la Regione Toscana ha messo in campo (Delibera CRT n.22 del 29/03/2011 e CRT n.54 del 27/07/2011) per migliorare il metodo di calcolo del requisito reddituale e sopratutto per venire incontro alle nuove problematiche sociali che si sono presentate in questi ultimi anni (giovani coppie con lavori precari, sfratti per morosità, storicità di presenza in graduatoria).

Diversamente da quanto affermato da Casucci le statistiche e le graduatorie (peraltro pubbliche) parlano di una maggiore presenza di cittadini italiani in graduatoria rispetto agli stranieri. Se infatti prendiamo l’ultima graduatoria delle case popolari a Cortona vediamo che tra i primi 20 in graduatoria ci sono 13 italiani e 7 stranieri (65% italiani, 35% stranieri), tra i primi 50 ci sono 32 italiani e 18 stranieri (64% italiani e 36% stranieri).

Questo significa che il problema della richiesta di case (e di aiuti economici) non riguarda solo cittadini stranieri che si trovano da pochi anni in Italia (e sui quali sarebbe più facile capire l’esigenza di un aiuto per integrarsi e radicarsi nel territorio) ma anche e sopratutto di cittadini italiani residenti da sempre nel nostro Comune che hanno difficoltà a pagare affitti e a sopravvivere e che cercano almeno un aiuto nell’assegnazione dell’alloggio popolare. Non solo, possiamo rassicurare Casucci che nessun cittadino in graduatoria da tanti anni si vedrà “sorpassare” da stranieri dell’ultima ora proprio perchè esiste un criterio di storicità di presenza che contribuisce al punteggio finale.

Come evidenziato dal Presidente Rossi esiste, effettivamente, la necessità di innalzare gli anni di residenza in una zona per accedere all’edilizia residenziale pubblica chiedendo cioè agli stranieri che arrivano nella nostra Regione un legame sufficientemente stabile con il territorio anche per non essere in contraddizione con una norma statale (133/2008) che chiede, paradossalmente, per il contributo-affitto una residenza in Italia di almeno 10 anni o 5 nella stessa Regione. Tuttavia applicare una norma di questo tipo significherebbe avere problemi di coerenza con l’attuale legge nazionale sull’immigrazione (legge 189/2002 che si chiama, per l’appunto, “Bossi-Fini”) e che sostiene (art.40 comma 6) che “gli stranieri titolari di carta di soggiorno e regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale e che esercitino una regolare attività di lavoro subordinato o autonomo hanno diritto di accedere agli alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Per questo la Regione Toscana, in coerenza con quanto detto in campagna elettorale, ha inviato un quesito al Ministero dell’Interno per capire qual è l’atteggiamento da tenere.

Infine posso assicurare la Lega Nord che tutti coloro che già risiedono nella case popolari hanno tutti diritto all’assegnazione dell’alloggio secondo i criteri dettati da leggi nazionali e regionali al momento della loro richiesta. Il Comune di Cortona fa inoltre sistematicamente dei controlli per verificare se gli assegnatari abitano effettivamente negli alloggi e quante sono le persone che vi dimorano ed è capitato, devo dire in rarissimi casi, di trovare delle persone in difetto che sono state automaticamente allontanate.

Il problema della Lega Nord è quello purtroppo di non capire, o di far finta di non capire (per questioni di poltrona), i problemi che stanno affliggendo le famiglie italiane che si ritrovano senza lavoro, senza aiuti da parte dei Comuni che sono ormai al collasso e senza casa (gli sfratti per morosità sono aumentati nel Comune di Cortona del 300% rispetto allo scorso anno). Ormai queste posizioni demagogiche legate alla presenza di stranieri in Italia oltre che essere smentite dai numeri non sono più sufficienti a giustificare un immobilismo della Lega e del suo governo sui temi sociali. Chiedo infatti a Casucci: quali sono state le misure messe in campo in questi anni di Governo dalla Lega Nord per il problema della casa che affligge milioni di italiani?

Ufficio Stampa

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