C’è una diffusa scuola di pensiero (penso all’ironico film “Quo Vado” di Checco Zalone) secondo la quale coloro che lavorano nel Pubblico Impiego sono quasi sempre una massa di fannulloni ed incapaci. Giorni fa ho notato che il marciapiede pubblico antistante la casa dove vivevano i miei genitori, in Via Dante a Terontola, presentava delle evidenti buche ed inoltre alcune mattonelle del rivestimento si erano spaccate. Spontaneo il pensiero immediato: “il Comune di Cortona per qualche opera pubblica pensa solo a Cortona città o a Camucia e a noi delle Frazioni non rimane niente…”.
Chi mi conosce sa che sono piuttosto caparbio: così ho telefonato all’Ufficio Tecnico del Comune di Cortona segnalando il problema alla persona preposta che indico ben volentieri, il Geom. Sabatini. La telefonata è stata accolta benissimo ed anzi sono stato invitato , proprio come semplice cittadino, a segnalare qualsiasi altra esigenza o disservizio che dovessi notare in futuro. In proposito mi è stato detto che non è possibile monitorare tutto il territorio a causa della cronica carenza di Personale degli Enti Locali (e dell’Ufficio Tecnico in particolare) proprio a causa dei famosi tagli delle Manovre Finanziarie del Governo Centrale. A Terontola abbiamo avuto fortunatamente in servizio per tanti anni come operatore ecologico il caro Loriano Cavallucci, attentissimo nel notare e segnalare a chi di dovere qualunque problematica del territorio, seguendone poi la soluzione.
Purtroppo (per noi…) dallo scorso Settembre è andato meritatamente in pensione: è indubbio che i sostituti ( dipendenti di una Cooperativa di servizi) e non sono tenuti a fare ciò che Loriano faceva invece così bene. Ma torniamo a noi: Il Geom. Sabatini mi ha assicurato che avrebbe effettuato in sopralluogo al più presto. Con mia grande sorpresa, dopo soli cinque giorni dalla telefonata, è entrato nel mio negozio il Sig. Adriano Redi (Titolare della Ditta incaricata dei lavori) per dirmi che il giorno dopo sarebbe venuto ad effettuare l’intervento. Non nego di essere rimasto favorevolmente stupito sia per l’ efficienza organizzativa di tutte le persone coinvolte, sia per la qualità dei lavori eseguiti.
Niente di eccezionale, direte: hanno semplicemente fatto il loro dovere. Mi viene però da pensare che questa celere e risolutiva risposta sia in parte derivata anche dalla richiesta rivolta in tono gentile e cortese da parte di un comune cittadino che non si è assolutamente permesso di urlare o rivendicare al telefono richieste assurde o quant’altro. Vediamo perciò di essere più fiduciosi e rispettosi nei confronti di persone che, come tutti, si guadagnano la “pagnotta” facendo lavori dignitosi e magari più ambiti del nostro: lasciamo perciò da parte una volta tanto il pregiudizio che “tanto quelli del Comune non si sudano a lavorare…”.
Un plauso a tutti e un invito a tutti i Cittadini ad avere maggior fiducia nei Pubblici Servizi mantenendo con loro un sincero spirito di collaborazione.
Francesco MAGI
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…
View Comments
Il pregiudizio collettivo sui dipendenti della P.A. continua ininterrotto da quando "servi" del "Principe" locale giravano per le campagne a defraudare i contadini di metà del loro raccolto: è ora di farla finita! Ho avuto occasione di frequentare per lavoro molti enti pubblici grandi e piccoli e posso testimoniare la frustrazione dei dipendenti che si sentono trattati dai cittadini come parassiti, mentre sono meno del 10% quelli che lavorano poco e male: Dovremmo tutti capire finalmente che siamo in democrazia e il Principe non c'è più.