Sicuramente non si aspettavano una serata in attesa dei vigili del fuoco, le decine di visitatori che si sono recate domenica scorsa alla XXVII Mostra del Carro Agricolo alla Fratticciola di Cortona. Nel tardo pomeriggio del 14 ottobre centinaia di persone passeggiavano tra i vari stand, ammirando i figuranti in abiti della civiltà contadina cortonese ed assaggiando la gustosa ciaccia con uva quando qualche goccia di pioggia faceva attivare un “fuggi fuggi” generale.
Purtroppo parecchie persone si ritrovavano ad affrontare un incubo una volta arrivati al parcheggio delle auto. Diverse vetture erano state fatte parcheggiare in un campo con terreno argilloso, che nel giro di pochi minuti si era trasformato in un pantano, tale da imprigionare quasi tutte le auto dei presenti. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco e di alcuni trattori per liberare le decine di automobili dalle ruote completamente affondate nel fango. Ci vorrà anche qualche decina di euro spesi in lavanderia per ripulire tutte le scarpe e l’abbigliamento dei visitatori che a piedi hanno attraversato il campo per rientrare in possesso delle vetture. Peccato che una così bella manifestazione sia stata turbata dalla decisione di far parcheggiare i visitatori in un terreno, che appena piove diventa una palude nonostante le previsioni annunciassero perturbazioni da giorni!!
Ilaria Capacci
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…
View Comments
Leggendo questo articolo mi sento in dovere di fare delle precisazioni dato che ero presente:
I visitatori non erano decine ma decine di migliaia ed evidentemente non si aspettavano un temporale del genere altrimenti non si sarebbero recati ad una festa all'aperto, come non se lo potevano aspettare gli organizzatori che presi dall'entusiasmo di realizzare una festa magnifica hanno probabilmente sottovalutato la possibilità del verificarsi un tale disagio.
L'intervento dei vigili del fuoco non era necessario chi li ha chiamati li ha involontariamente sottratti a qualche altro servizio di ben più primaria necessità; il loro intervento era del tutto inutile confermato dal loro operato, dato che sappiamo tutti come è andata a finire, si sono persi nel mettere le catene alla loro jeep ingombrando la strada e bloccando altri trattori che stavano arrivando in soccorso.
I Trattori sono stati messi a disposizione e a spese proprie dagli organizzatori della festa che vista la situazione hanno abbandonato i loro ruoli e sono andati a casa a prendere i propri mezzi per andare in soccorso a quelli che come la scrittrice si sono fatti prendere dal panico.
Non solo alcuni trattori sono arrivati prima dei vigili del fuoco quelli arrivati dopo hanno dovuto aspettare che la jeep rossa dei super eroi venisse catenata e la punto grigia con il lampeggiante arancione della croce rossa liberasse la strada.
Non si è trattato di un incubo come riporta Ilaria Capacci ma di una prova sociale che purtroppo non è stata superata da nessuno di queste persone e di seguito riporto in maniera del tutto ironica voti e motivazioni:
Voto 4 )Scrittrice dell'articolo per ovvi motivi aggravato dal fatto che si è degnata di scrivere un tale articolo sparando fango su una festa che è unica nel suo genere
voto 3) Servizio croce rossa che ha fatto continuare ad andare macchine nel parcheggio anche quando stava piovendo
voto 2) Gli organizzatori che dovevano recarsi alla festa con il trattore così facevano prima nel prestare i soccorsi
voto 1) Firemans che non sono stati in grado di tirarsi fuori nemmeno per se stessi
voto 0) Tutti quelli che non sanno nemmeno dove è il gancio di traino della propria macchina
Invece i complimenti e le ammirazioni vanno per tutti quelli che si sono prestati nello spingere le auto fuori dal parcheggio non curandosi di sporcare gli abiti e le scarpe tanto basta lavarli e il fango va via non c'è bisogno di portarli in lavanderia e rinfacciare in un giornale on-line un costo facilmente evitabile se una ha competenze casalinghe.
Salve,
sono Enrico De Corso, uno dei tanti ragazzi che organizza la Mostra del Carro Agricolo di Fratticciola, e che è ben consapevole del disagio della situazione che si era creata a causa della pioggia.
Come spesso capita, quando ci si adopera per fare o costruire qualcosa, sono sempre i problemi o i lati negativi delle situazioni a rimanere impressi e in qualche modo a fare (tristemente) notizia.
Io però nel mio commento non vorrei partire da chi è rimasto purtroppo (me ne dispiaccio!!) impantanato nel campo, ma da chi ha donato quel campo per destinarlo a parcheggio, pur sapendo del rischio del costipamento che si poteva correre.
Ipotizzando una superficie di 2 ettari, quel campo coltivato a grano poteva restituire ai proprietari circa 2.500 Euro di fatturato, il costipamento avvenuto (per la natura argillosa del terreno) potrà comportare una perdita di raccolto notevole, finanche al 50%. E pensate che i proprietari siano stati pagati per la concessione di quel campo?!?!?
A parte il fatto che chi si è sporcato di terra non dovrà andare in lavanderia (spenderà al massimo 5 Euro all’autolavaggio), la terra in lavatrice va via benissimo, ma mi sembrava opportuno sottolineare che ad un disagio durato qualche decina di minuti (o che comunque ha avuto un tempo limitato), una famiglia di Fratticciola ha avuto un danno economico di circa 1.000 Euro, che non è detto si risolva in una sola annata (lo dice l’agronomia, di questo ne sono certo).
La Mostra del Carro Agricolo di Fratticciola è questo: tante persone che con generosità mettono al servizio di tutti quello che hanno: la propria professionalità, i propri beni, il proprio tempo, i propri talenti. Per i ragazzi giovani, è un’opportunità per scoprirli e per misurarsi coi propri talenti (che grande ricchezza!).
Si mangiano le ciacce con l’uva, col prosciutto, la porchetta e i dolci; ma si fanno anche convegni, rappresentazioni teatrali di diverso tipo e di alto livello, c’è un museo da visitare e un tema diverso ogni anno da scoprire e per chi vuole da approfondire in maniera culturalmente compiuta.
È una piccola frazione di 300 anime, che richiama diverse migliaia di visitatori (non alcune decine) e che da 37 anni fa tutto questo, e cosa ancora più bella, al di là del prezioso contributo di ognuno, il tema, l’anima, le idee di questa festa sono ormai frutto di gruppo di giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni (non so se questo vi dice qualcosa…), che coinvolgono ragazzi adolescenti nel prendersi dei compiti anche con delle responsabilità e che si confrontano con le persone più adulte per le decisioni importanti e con quelle anziane che ancora posso raccontarla la civiltà contadina.
È vero: si potevano preparare alcuni trattori pronti all’occorrenza, o forse si poteva evitare quel campo, ma con tutta umiltà dico che nessuno è perfetto, e che quelli che sono andati col trattore a riprendere le macchine sono gli stessi che hanno montato i capannoni, organizzato convegni, recitato in rappresentazioni teatrali e animato con i vari personaggi della domenica, e dopo il lavoro di settimane sono andati a casa, hanno liberato il trattore dalle attrezzature che vi erano attaccate, hanno messo il proprio gasolio e sono andate in soccorso alle persone.
Io penso invece che quest’anno abbiamo avuto un grande insegnamento (noi tutti me compreso): andiamo in giro con abiti del valore di alcune centinaia di Euro, abbiamo l’I-phone, l’I-pad, l’I-pod, ecc., abbiamo automobili del valore di decine di migliaia di Euro di cui magari non sappiamo neanche dove si trova il gancio di traino, arrivano 4 gocce di pioggia e siamo tutti bloccati. A quel punto quello che conta è solo l’aiuto e la generosità reciproca per spingere le macchine degli altri sporcandosi (troppo facile aiutare gli altri se non si ha niente da perdere!!) e sperare nell’arrivo di qualcuno che ha scelto di rimanerci attaccato alla terra (altrimenti non avrebbe il trattore). È la madre terra, la forza della natura e della Provvidenza, principi fondanti della Civiltà Contadina.
Cara Ilaria, come vedi la nostra festa è riuscita benissimo. Perché l’obiettivo non è la perfezione, ma il vigore dei valori e il fuoco delle passioni che la Civiltà Contadina riesce ancora e riuscirà per molto tempo ad insegnarci.
Cara Ilaria il 13 Ottobre 2013 ci sarà la 38° Mostra del Carro Agricolo e ti aspettiamo, non te ne pentirai, chissà cosa impareremo.
Enrico De Corso
enrico.decorso@yahoo.it
Io c'ero e posso solo dire che la descrizione di Ilaria è solo la metà del panico che c'è stato! Mi fate ridere voi che ironizzate su chi ha avuto il terrore di vedere persa un'autovettura comprata con tanto sacrificio...ma si può organizzare il parcheggio in un campo di terra quando si sapeva da giorni che sarebbe piovuto???
Io le scarpe le ho buttate cari organizzatori! e le compentenze casalinghe ce le ho molto di più di chi scrive ma che sicuramente non sa nemmeno come si accende una lavatrice! Chi me le ripaga adesso?
Se lo spirito della Festa era: venite a rischiare di perdere la vostra macchina con tutti le conseguenze del caso..beh scrivetelo il prossimo anno sulla locandina così evitiamo direttamente di venire. Festa unica nel suo genere? sicuramente!!!!!!! una disorganizzazione del genere neanche nell'Africa più povera l'avremmo ottenuta!
Cara Francesca, anche io come te ero tra gli sfortunati che hanno parcheggiato l'auto sul campo, ma non la farei troppo lunga, non me la prenderei con gli organizzatori e soprattutto non mi sarei impaurito per la macchina visto che era solo un pò di fango e non sabbie mobili come quelle dei film che inghiottono tutto e tutti!! Dopotutto ognuno di noi era al corrente del meteo instabile quindi, se proprio non volevamo rischiare, saremmo dovuti rimanere a casa.
Quanto allarmismo per così poco ... La paura di perdere la macchina nel fango non esageriamo Francesca se scrivi in questo modo dimostri che ti sei fatta predere dal panico e non hai saputo gestire la situazione.