Salve, scrivo alla vostra redazione per esternare una preoccupazione che da un po’ di tempo affligge noi insegnanti e personale tutto dell’Istituto Superiore d’Istruzione Luca Signorelli in merito non solo al futuro della scuola stessa come risorsa ed immagine per la nostra città, ma anche in merito alla permanenza di posti di lavoro per bidelli, personale a.t.a. e insegnanti. Tale richiesta la faccio nella speranza che anche attraverso l’azione positiva dei media locali si possano trovare soluzioni idonee.
Il problema è questo: già da tempo stanno diminuendo le iscrizioni alle prime classi, vuoi per il calo demografico, vuoi perché la concorrenza, anche nel nostro ambito, è diventata spietata. Un altro motivo è sicuramente la difficoltà, per gli studenti, di raggiungere Cortona con i mezzi pubblici visto che il nostro bacino d’utenza va dalla Valdichiana al Lago Trasimeno. Molti dei nostri studenti devono alzarsi la mattina presto per prendere prima il treno, poi l’autobus e non sempre gli orari dei mezzi pubblici sono favorevoli alle loro esigenze. C’è il rischio che le famiglie, alla fine, optino per scuole magari un po’ più lontane ma meglio servite dal punto di vista dei servizi pubblici.
Finora il nostro Istituto ha sostanzialmente “tenuto”, questo lo si deve alla qualità della proposta formativa, alla serietà e preparazione del corpo insegnante, alla volontà del Collegio Docenti e della Dirigenza di dare risposta alle richieste di un mondo in continua evoluzione. Va in questa direzione l’istituzione, per il prossimo anno scolastico, di un corso Tecnico Turistico e dell’opportunità data agli studenti che lo desiderano, di partecipare a corsi di musica in varie classi di strumenti.
Ma… alcuni giorni fa, proprio nel periodo in cui tutti noi docenti siamo impegnati nelle attività di orientamento presso le scuole medie per convincere le famiglie e gli studenti a puntare sulla nostra offerta formativa, la doccia fredda: si è sparsa la voce che prossimamente gli autobus di linea faranno capolinea al Mercato anziché in Piazza Garibaldi. Questo significherebbe per oltre 650 studenti un ulteriore disagio: la “pettata” (salita) di via Guelfa o i vicolini che si inerpicano dalla Bucaccia per arrivare a scuola con lo zaino sulle spalle e talvolta sotto le intemperie. Poi una volta arrivati alcuni studenti dovranno, nella stessa mattinata, ripartire per tornare alla palestra per la lezione di Educazione Fisica poi dopo ancora su e poi giù… no, sarebbe veramente un colpo duro da assorbire. Spero vivamente che se così sarà siano previste anche soluzioni dirette ad evitare che gli studenti cortonesi oltre il peso di diverse ore di studio debbano sobbarcarsi pure quello fisico di una tale maratona e soprattutto si possa evitare che per questo motivo molti giovani a scelgano altri lidi scolastici.
Credo che la permanenza nella nostra città di una scuola superiore sia fondamentale per tanti motivi che è inutile stare qui a ripetere, li conosciamo tutti. Mi auguro che questo mio intervento su ValdichianaOggi, da sempre media sensibile ai problemi della comunità cortonese, possa dare voce a questa nostra preoccupazione.
Romano Scaramucci
Docente di Religione Cattolica presso Istituto d’Istruzione Superiore “Luca Signorelli” – Cortona