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Cortona: i dubbi di un nostro lettore sull’operazione-Fortezza

É davvero un Paese strano l’Italia, un Paese in cui coesistono contraddizioni ed eccellenze, contenitori vuoti e luoghi che il mondo intero ci invidia. Circa due anni fa era stato annunciato il termine del restauro di uno dei bastioni della fortezza del Girifalco di Cortona, trasformandolo in uno studio per prove e registrazioni che, a detta dei soggetti interessati, avrebbe portato nomi eccellenti della musica leggera.

Il costo complessivo dell’operazione pare si sia aggirato intorno ai 600 mila euro, di cui 150 mila sponsorizzati dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, il resto coperto dal Comune di Cortona.

L’ambiente, non si sa bene per volere di chi, è stato trasformato “ad hoc” in una sala adatta alle esigenze di gruppi rock-pop, creando un’acustica priva di risonanze naturali, purtroppo assolutamente non idonea a registrazioni o prove di musica classica. D’altra parte il suono amplificato degli strumenti elettrici non ha certo bisogno di sonorità da “teatro greco”, e la musica classica, si sa, è negletta e marginale, non riesce ad attrarre le folle del pop. Probabilmente, mi si obietterà che l’ambiente possa essere multifunzionale e adatto alle più svariate esigenze, ma sfido chiunque ad ottenere una buona acustica da un ambiente con volta a botte.

L’altro aspetto, a dir poco inquietante è che, nonostante i proclami della prima ora, ad oggi non si è ancora visto il “via vai” tanto auspicato e proclamato dagli amministratori locali e da Jovanotti stesso che, in primis, si era attivato per far realizzare il progetto. Il cantante cortonese in compenso, ha deciso di passarci vari mesi al suo interno per provare il nuovo tour previsto per giugno. La domanda sorge spontanea, “a spese di chi”? Sara mica il solito caso all’italiana, in cui per uno strano gioco di simpatie e amicizie tutto passa “in cavalleria” e il contribuente si ritroverà a dover pagare pure i costi vivi della Fortezza? Ma sono sicuro che su questo punto verrò smentito prontamente.

Ad oggi, inoltre, non si conoscono le modalità e le regole per accedervi, sarebbe auspicabile che si facesse chiarezza su questo punto e che magari da parte dell’amministrazione ci fosse un’attenzione concreta verso i molti soggetti impegnati artisticamente presenti nel territorio, non soltanto verso quelli di cui si sente la vicinanza politica o la convenienza mediatica. L’idea di trasformare e rivalutare la Fortezza è lodevole ma per realizzare un progetto simile c’è bisogno anche di sinergie, di disponibilità e aperture ad oggi totalmente insufficienti.

Francesco Attesti

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • Approfitto dell’ottimo articolo dell’Artista Attesti, per confermare tutto quello che è stato detto, condividendo anche lo spirito positivo, che fa la differenza da altri soggetti, spesso in vista per meri torna conto personali. Sulla Fortezza ho più volte espresso tutte le mie perplessità, riguardanti appunto le spese effettuate e a mio avviso indirizzate solo verso un “canale”. Lungi da me, aldilà delle diverse idee politiche, indirizzare la colpa all’artista cortonese, la colpa è, e rimane dell’amministrazione comunale, ipocrita, faziosa, e politicamente arroccata ad obsoleti sistemi. Le spese e gli investimenti fatti presso la nostra Fortezza, sono certamente mirati ad una richiesta fatta da qualcuno, che stranamente non perde occasione per dimostrare da che parte sta, con una amministrazione che non bada a spendere soldi pubblici, in questo caso il Sindaco, non ha parlato, come fa per altre cose necessarie, di patto di stabilità. Oggi con la crisi che attanaglia le famiglie, le imprese, non è possibile accettare scelte fatte con poca intelligenza e lungimiranza, se l’investimento andava fatto, lo stesso doveva svolgere più di una funzione, coinvolgendo, non un soggetto locale, ma tutti i soggetti del territorio. Se Jovanotti è un artista locale, e spesso dice di amare Cortona, voglio credergli, allora dia un forte segnale, spendendo magari di tasca propria, o magari perché no, che organizzi un mega concerto alla Maesta del Sasso, devolvendo il tutto ad una o più associazioni, e perché no anche al contributo delle spese effettuate alla fortezza. L’amministrazione comunale, non può investire come ha fatto, solo perché qualcuno è simpatico, schierato, o meglio amico, quando si spendono soldi pubblici, si deve guardare al solo bene comune. Chiederò una commissione per verificare attentamente le spese fatte, e soprattutto le stesse sono congrue, l’amministrazione dovrà dare delle risposte.
    Meoni Luciano

  • Sig.Attesti, sono d'accordo con lei. Trascorro molti mesi nei dintorni di Cortona (vivo a Milano) ma di questa Fortezza non ho mai avuto l'occasione di godere come amante della musica classica. Un luogo che forse si presta a musiche rinascimentali, ma chissà. Mi sono domandata anche io a che pro questa trasformazione fantacustica, ma la risposta è stata imbarazzante. Qua sembra che Jovannotti detti legge in materia di musica, ma non pare che si spenda per la città se non per se stesso, osservo. Auspico che il Comune pensi anche a questo aspetto non secondario. Sarebbe ora

  • E' mio pensiero che la musica, così detta ,classica,possa attrarre "folle",se ben proposta.Del resto,e Francesco sa più di me,grandi musicisti hanno scritto la propria musica affondando nelle radici del proprio popolo, della cultura della propria terra.Uno fra tutti F.Chopin,che tra l'altro e senza intenzioni di fare complimenti,Francesco Attesti interpreta in maniera eccellente;Le Mazurke di Chopin,per esempio,nascono da una attenzione autentica,profonda ai ritmi e alle melodie della musica popolare polacca.Su questioni tecniche acustiche non misento di esprimermi,ma non metto in discussione la competenza di chi conosce per professione uno strumento come il pianoforte.Invece circa i soggetti impegnati artisticamente presenti nel territorio credo che si debba avere molta attenzione;ci sono molti meritevoli di concrete opportunità.Lucia Bianchi.

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Michele Lupetti
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