Voglio utilizzare le parole di un premio nobel per esporre alcune considerazioni:
Il problema non può essere risolto dallo stesso tipo di pensiero che lo ha generato (A. Einstein)
Purtroppo Castiglion Fiorentino di problemi da affrontare ne ha e ne avrà molti: rappresentiamo il primo caso di default comunale in Italia (Fonte Sole 24 ore), dovremo sopportare un aumento dell’imposte per i prossimi anni (già deliberati dal commissario straordinario) e i cui effetti saranno tangibili tra giugno e dicembre oltre al fatto che molto probabilmente i futuri amministratori saranno costretti ad alienare alcuni beni immobili del nostro patrimonio; tutto ciò naturalmente impedisce di guardare al futuro con la giusta serenità ma è da questo scenario che dovremo, per forza di cose, ripartire
In questo percorso che ci avvicina alle elezioni da più parti giungono comunicati di nuove visioni politiche , di nuovi rapporti politica – cittadini, ma le modalità per il perseguimento di tali finalità non hanno nulla di nuovo ma appartengono ad un modus operandi ormai vecchio e incapace di rappresentare i sentimenti e i pensieri dei cittadini ; occorre il coraggio di cambiare, intendendo con ciò non solo nuove persone nello scenario politico, ma sopratutto nuove modalità di ascolto delle esigenze dei cittadini che devono essere finalizzate sempre all’interesse della collettività e non dei singoli, ma occorre anche il coraggio dei cittadini di fare e di pretendere qualcosa in più divendendo parte attiva delle scelte; occore che, responsabilmente, coloro che, alla luce dei fatti, non sono stati in grado di amministrare da buon padri di famiglia non perseverino negli errori e nella ricerca di soddisfazioni personali, e allo stesso tempo occorre una forte responsabilità di coloro che intenderanno amministrare questo nostro comune fissando obiettivi semplici , raggiungibili e verificabili ; visto che il fine ultimo, al di sopra di ogni ideologia, deve essere il bene di Castiglion Fiorentino e dei castiglionesi ragioniamo su come raggiungere, a piccoli passi, questi obiettivi
Nei casi di difficoltà occorre unione (non solo fisica ma anche d’intenti) e non divisione, ma soprattutto, occorre “coraggio e responsabilità”
Devis Milighetti
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Sposo in toto i concetti espressi nell'articolo dall'amico Devis. Non se ne può più della stessa gente, dello stesso linguaggio e dello stesso modus operandi che hanno portato la partitocrazia a devastare il nostro Comune e la nostra Nazione. La democrazia rappresentativa ha fallito: a livello locale però è possibile affermare quella diretta. Provarci è un dovere civico