Castiglion Fiorentino e enduro: ci scrive un lettore

Un lettore castiglionese, Mauro Lorenzetti, ci invia questa lettera che pubblichiamo, lettera che ci dice essere stata inviata anche ad altri organi di stampa e uffici competenti

Come si ricorderà in data domenica 9 ottobre 2011 nel comune di Castiglion Fiorentino si è svolta una gara di enduro a carattere nazionale, cui hanno partecipato circa duecento concorrenti ospiti e, loro malgrado, alcune migliaia di residenti del centro storico e delle zone limitrofe, impotenti a fronteggiare rumore, polvere, minacce alla sicurezza. Abbiamo scoperto dalla mattina alla sera di trovarci dentro un circuito internazionale di motocross.

In quella giornata di sfrenata sarabanda per campagne e strade fino a ridosso delle mura castellane, tra le Istituzioni solo il Corpo Forestale dello Stato con l’ausilio dei Carabinieri si presentò a difesa delle leggi, dei cittadini e dell’ambiente.

La parte più impattante e molesta della manifestazione si svolse però a ridosso del centro storico, sorprendendo migliaia di residenti (il sottoscritto fra questi), indifesi quanto estranei alla cosa.

Ho saputo che il giorno dopo la manifestazione alcuni miei concittadini hanno fatto scrivere una formale denuncia e diffida a tutte le autorità.
Invece da più parti si annuncia che a breve Castiglioni ospiterà un’altra di queste gare, non per una giornata ma per una settimana.

Scrivo questa nota per aggiungermi a quei castiglionesi ed a quelle autorità che non possono rinunciare alla salvaguardia di persone, fauna e territorio, così come vuole la legge.
Sia che si tratti delle leggi circa l’emissione di polveri e di rumore, che quelle di tutela del paesaggio, della fauna e dell’equilibrio idro-geologico, fino al Codice della Strada. La legge quando c’è va applicata!

E’ ovvio che né gli ospiti motociclisti né i ristoratori castiglionesi nè il buon nome di Castiglion Fiorentino e del compianto Fabrizio Meoni risulterebbero penalizzati dallo spostamento della gara di motocross in località idonee, attrezzate e controllate, senza interferire con le tutele del centro storico, delle aree residenziali e delle aree paesistiche.

Mauro Lorenzetti