La Giunta Comunale di Venerdì ha approvato all’unanimità la dichiarazione di Dissesto Finanziario presentata dal Sindaco Cesarini.
Quando l’ho saputo, pensando ai cittadini castiglionesi, ho avuto una stratta al cuore! Ma ho anche pensato ad Enrico ed alla Giunta, allo sforzo e al lavoro svolto durante l’estate per riorganizzare, analizzare, cercare risorse utili all’approvazione del Bilancio di Previsione 2011. Sarà stata di certo una decisione sofferta, presa né di fretta né a cuor leggero, contro il parere di tanti che la consideravano e la considerano ancora, una iattura da evitare. Una decisione impegnativa, perché è anche un’ammissione: il tempo delle cicale è finito.
Una decisione coraggiosa, per i provvedimenti impopolari che ne derivano.
In molti si chiedono: se questo benedetto bilancio si poteva fare, perché non si è fatto? Non era meglio allora dimettersi?
Se vogliamo dare una veste anche politica a quella delibera di venerdì, dobbiamo almeno per un attimo avere la mente libera da pregiudizi e pensare che il Sindaco e la Giunta hanno intrapreso questa strada impervia, non tanto per restare “masochisticamente” aggrappati alla poltrona ma perché pensano di fare meglio di un Commissario (non percepiscono più neanche l’indennità e quindi non percepiscono alcunché!). Tertium non datur: nel senso che non è politicamente conviene restare per amministrare l’ordinaria amministrazione.
Sarà che sento il disagio dei castiglionesi, delle persone che hanno perso il lavoro, delle famiglie, sia in merito al concetto di debito, sia concretamente per la crisi pagata a proprie spese ma in realtà pochi credono che un Commissario si affannerebbe per risolvere ed affrontare ad esempio il tema dei servizi come sta facendo e farebbe questa Giunta.
E’ per questo leggo nella scelta del dissesto un’assunzione di responsabilità, un atto di trasparenza ed un impegno unici, una restituzione.
Domani ci sarà il Consiglio e le opposizioni giustamente faranno la loro parte, voglio ricordare anche al Partito Democratico in giorni così importanti, di tenere “la barra a dritta”, sicuramente gli Amministratori, più di prima, avranno bisogno del sostegno di tutti, partito compreso, di lavorare insieme in un confronto continuo ed aperto che abbia come obbiettivo l’uscita dalla crisi, la rinascita e il cambiamento, per il bene del Paese.
Insomma qui sì, mi permetto di dire, c’è più bisogno di Politica.
Brunella Alcherigi