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25 Aprile, niente da festeggiare

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Questa fu la Resistenza secondo Giorgio Bocca con riferimento alla strategia degli attentati:“Il terrorismo ribelle non è fatto per prevenire quello dell’occupante, ma per provocarlo, per inasprirlo. Esso è autolesionismo premeditato: cerca le ferite, le punizioni, le rappresaglie per coinvolgere gli incerti, per scavare il fosso dell’odio. Ė una pedagogia impietosa, una lezione feroce”

 

Ed ancora. Questa è la “tecnica dei partigiani” illustrata da Beppe Fenoglio ne “Il partigiano Johnny”, uno dei romanzi più importanti e conosciuti della Resistenza:“Alle spalle, beninteso, perché non si deve affrontare il fascista a viso aperto: egli non lo merita, egli deve essere attaccato con le medesime precauzioni con le quali un uomo deve procedere con un animale”.

Nelle radiose giornate del 25 aprile furono massacrati dai comunisti migliaia di italiani che avevano combattuto sotto le insegne della Repubblica Sociale Italiana per riscattare l’onore della Patria ed affrontare con le armi in pugno gli invasori americani.Da 66 anni il nostro è una paese a sovranità limitata, totalmente privo di prestigio internazionale come ha dimostrato l’atteggiamento dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia che ha concesso un permesso di soggiorno breve alle migliaia di clandestini sbarcati a Lampedusa.

Continuiamo ad essere una colonia degli americani, che ci coinvolgono in guerre assurde dettate da interessi economici inconfessabili e detengono nel territorio nazionale, senza alcun ragionevole motivo, 113 basi militari.

La profonda ed irreversibile crisi morale che attraversa l’Italia passa attraverso la Prima Repubblica, cancellata dagli scandali e dalla corruzione elevata a sistema di potere, e prosegue nella Seconda con i rottami in disfacimento della vecchia DC e del PSI riciclati e rigenerati dal mago di Arcore.

Questa Italia, a buon diritto, è figlia della Resistenza e non ci appartiene.Non c’è proprio niente da festeggiare.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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