Da Cortona on the Move l’esempio giusto!

Di Fabio Comanducci

Ho di fronte a me il biglietto di invito all’inaugurazione della nona edizione del Festival Cortona On The Move, svoltasi in data 11 luglio alle ore 17,00 in Piazza Luca Signorelli a Cortona.
Leggo i nomi di coloro che hanno il compito di effettuare gli interventi di saluto e riflessione e leggo, tra gli altri, Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa San- Paolo e Massimiliano Ceravolo Director Professional Imaging Group and Markerting ITCG – Canon Italia. Potrei soffermarmi ancora sul descrivere il biglietto di invito …. vedo infatti Aboca come patner, National Geographic come Presenting Patner e infine BPC (Banca Popolare di Cortona) come Special Project Sponsor.
Questa è la presentazione del Festival e non meno interessante è stata la cerimonia, ricca di spunti di riflessione e di indicazioni chiare a tutti, dai cittadini ai rappresentanti dell’Amministrazione Pubblica, su come fare bene le cose e i vantaggi che tale meritevole azione portano al nostro territorio in fatto di immagine, rientro economico, visione futura e quindi benessere diffuso. Certo perché alla base dell’operare degli uomini ci deve essere sempre la ricerca di un miglior vivere, diffuso il più possibile.
Molte sono le indicazioni scaturite dagli interventi dei due directors di cui sopra. La prima, l’orgoglio di essere cortonese, città che è riuscita, grazie all’impegno e alla capacità di Antonio Carloni e di Nicola Tiezzi, tra i tanti impegnati in questo progetto, ad attirare partner come Intesa San Paolo e Canon; la seconda che Cortona, pur essendo uno scenario tra i più belli e significativi del panorama mondiale, può perdere tale primato se non mantiene alto il livello culturale e il respiro internazionale dell’evento: ciò vuol dire migliorare ogni anno l’offerta intellettuale e qualitativa non solo della mostra in sé, ma dell’accoglienza del territorio tutto, aspetto che deve essere sempre all’avanguardia rispetto alla offerta media. Inoltre la cittadinanza intiera, oltre ovviamente agli amministratori, deve avere chiaro in mente che eventi di tale portata hanno un risvolto economico rilevantissimo, innanzitutto nell’immediato (soggiorno dei visitatori, dei fotografi e addetti alla manifestazione che altrimenti potrebbero non venire a Cortona: solo di tassa di soggiorno – 2 euro di media – facendo una media di 3 giorni per fotografi ed addetti è prevedibile un entrata di oltre 2400 euro a cui vanno aggiunte quelle dei visitatori quantificabili, rimanendo nei limiti senz’altro molto ridotti, di circa 5.000 visitatori per 2 giorni di soggiorno pari quindi ad altri 20.000 euro; questo solo di tassa di soggiorno senza contare pernottamenti e pasti gestiti da privati); in subordine per il futuro perché, tali eventi, contribuiscono in modo rilevante alla diffusione dell’immagine di Cortona nel mondo, fungendo da grimaldello per aprire le porte della sempre più diffusa notorietà del nostro territorio. Altra considerazione riguarda la modalità di intervento dei due partner principali: normalmente per le manifestazioni vengono chiesti finanziamenti volti alla organizzazione dell’evento. I due partner invece sono entrati direttamente nella manifestazione: Intesa San Paolo ha portato in mostra foto uniche della propria immensa collezione, dando grande prestigio alla mostra stessa ma nel contempo esponendosi, dimostrando così nei fatti grande fiducia verso l’iniziativa , mentre Canon ha realizzato in loco alcune produzioni e a messo a disposizione un momento di formazione per i novelli fotografi.
Certo il Dott. Coppola ha anche detto, e questo sia monito per tutti noi, che l’unico competitor per Cortona è Cortona stessa: io interpreto questa affermazione come stimolo e monito ad essere sempre all’altezza in una sinergia operativa tra pubblico e privato che non deve mai mancare e deve mantenere Cortona tra l’olimpo della proposta culturale internazionale.
Mi auspico infine che l’esempio di approccio dimostrato da Antonio e Nicola stimoli altri ad organizzare eventi per Cortona che siano sempre di alta qualità e respiro internazionale, in una ottica di continuo adattamento al presente, con uno sguardo profetico verso il futuro, per valorizzare al massimo le immense potenzialità turistiche e culturali che Cortona e il suo meraviglioso territorio racchiudono. Dicendo queste parole mi vengono in mente iniziative passate, uniche al momento della loro ideazione e superate dal trascorrere del tempo e dal progressivo svilimento delle manifestazioni stesse: mi riferisco in particolare alla sagra della bistecca, diventata una sagra da paese, alla Fiera Antiquaria per la quale non siamo riusciti a proporre qualcosa di nuovo e di accattivante in coerenza con il cambiamento dei gusti e delle aspettative del colto pubblico interessato all’antiquariato, e al Mix Festival, tipologia di manifestazione ormai diffusa e presente in tutta la Valdichiana e nei territori attorno al Trasimeno, festival che si affianca e non si eleva rispetto all’offerta di altri comuni e territori. Tutti dobbiamo ritenerci impegnati nel ritrovare originalità, profonda valenza di proposta e attualità di offerta … mi auguro che sia la pubblica amministrazione che i singoli cittadini e associazioni diano un valido contributo a far si che il vero competitor di Cortona, e cioè Cortona stessa, sia sempre all’altezza del suo altisonante nome, conosciuto ovunque.