Si è conclusa da poco la 56 esima edizione della Cortona Antiquaria 2018 e mi fa piacere fare alcune considerazioni sull’organizzazione della mostra specialmente dopo le esternazioni di Claudio Bucaletti. Non entrerò nel merito di ogni singola critica portata da lui, alcune (poche) possono essere anche giuste, voglio però ricordare che la mostra è un fiore all’occhiello della città di Cortona da cinquantasei anni e che anche in queste ultime edizioni in molti si sono impegnati per la sua riuscita. In molti, tranne Bucaletti, che ormai da qualche anno non trova niente di meglio da fare che criticare la mostra e tutti quelli che ci collaborano e ci lavorano. Questo è abbastanza strano specialmente per il lavoro di antiquario che svolge nella sua città, per cui dovrebbe essere il primo a sostenere la mostra.
Le critiche sono sempre ben accette perché tutto è migliorabile e la Cortona Antiquaria con qualche risorsa in più potrebbe certamente migliorare. Tutte le osservazioni di Bucaletti le abbiamo ben presenti e sappiamo di cosa la mostra avrebbe bisogno, d’altra parte lui per molto tempo ha fatto parte del comitato di cui parla e sa bene che tra sapere cosa fare, avere le idee e poi poterle realizzare ce ne corre. Quello che conta è impegnarsi al meglio e lui questo non lo ha voluto fare quando tre anni fa in un momento di difficoltà organizzativa era stato chiamato a collaborare. Ha risposto no. Se l’amministrazione comunale in primis, il sottoscritto e pochi altri non si fossero spesi per organizzarla quella del 2015 sarebbe stata l’ultima edizione.
Bucaletti sa come funzionano le cose nel mondo dell’antiquariato e delle mostre antiquarie per questo dispiacciono le sue critiche gratuite. Verrebbe allora da pensare che tutto nasce da una sua insofferenza politica verso l’amministrazione comunale e da un livore mal celato verso di me che pure più di una volta lo ha chiamato a collaborare, fino dal 2016, ricevendo sempre un rifiuto. Ho l’impressione che Bucaletti viva il successo della Cortona Antiquaria come una sconfitta personale e che male si rassegni a non avere un ruolo nella sua organizzazione. E’ stata una sua scelta. E’ diventata per lui una questione personale , mentre tutti dovremmo remare sulla stessa barca e nella stessa direzione.
Mi è costato molto scrivere queste righe perché mi reputavo amico di Claudio, ma dopo tre anni di continue critiche e sfottò antipatici, credo sia giusto spendere qualche parola per chiarire un po’ le cose. Come premesso non canterò le lodi della Cortona Antiquaria, ci saranno altri luoghi e momenti diversi per farlo, ma vorrei rassicurare Cortona e i cortonesi che la mostra non è quella descritta da Bucaletti, ha avuto un buon successo di pubblico, di affari e giudizi lusinghieri sulla qualità della merce esposta. Gli antiquari sono andati via da Cortona per la maggior parte contenti e sicuramente torneranno, l’indotto per la città c’è stato come da 56 anni a oggi.
Si può migliorare? Si bisogna, ma non sarà facile, sono certo che con l’impegno, il lavoro, il coraggio, l’orgoglio, la dedizione e soprattutto con qualche risorsa in più ciò sia possibile.
Non volgo alimentare ulteriormente la polemica, per cui non risponderò più a sue ulteriori “opinioni”, ho cose più importanti da fare. Ribadisco solo che le critiche pretestuose e strumentali “pro domo sua” non ci interessano, quelle costruttive e sincere sono ben accette.
Furio Velona direttore Scientifico della Cortona Antiquaria
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