Ultimamente da troppe parti mi capita di leggere o ascoltare inviti all’Amministrazione Comunale cortonese a riconsiderare il Mix Festival, magari ridimensionandolo così da fare “economie” da destinare altrove. L’ultimo invito che ho letto suggeriva di destinare una parte delle risorse utilizzate per il Festival, poichè provenienti dalla tassa di soggiorno, per risolvere la questione dell’ufficio turistico. Di fronte a questi inviti, certamente espressi in buona fede e con la volontà di dare un suggerimento utile alla città, vorrei esprimere alcune perplessità.
Quello che penso è che senza un festival di richiamo come il Mix, e senza la presenza di nomi importanti, Cortona finirebbe per privarsi di uno degli ingredienti del suo successo. Perchè la nostra città è famosa, e quindi risulta attraente, anche per i big dell’arte e della cultura, elementi di levatura mondiale, che spesso vengono a fargli visita.
Se quindi un ripensamento / riadeguamento della formula per utilizzare in modo migliore le risorse può sicuramente essere auspicabile bisogna però rendersi conto della necessità assoluta di avere un festival importante ed eventi culturali di alto livello e respiro internazionale, utili per preservare il ‘buon nome’ costruito con decenni di lavoro
Il Mix Festival, organizzato dalla nostra amministrazione in collaborazione con la casa editrice Feltrinelli, la Regione Toscana e la Banca Popolare di Cortona, nacque all’indomani dell’abbandono del Tuscan Sun Festival che con una decisione rivelatasi poi suicida si trasferì a Firenze. Il merito degli amministratori e di tutto lo staff comunale fu di capire che bisognava fare i salti mortali per riempire il vuoto, intessendo collaborazioni e ponendo basi buone per qualcosa di grande che durasse negli anni.
Il Mix non ci ha quindi solo “salvato” da una perdita grave, ma ha ancor più amplificato la notorietà di Cortona offrendo eventi “a portata di mano” per i residenti e di richiamo per chi viene da fuori. Col tempo è riuscito a caratterizzare la nostra città così come fanno altri importanti festival estivi in altre località italiane; di noi s’è parlato sulla stampa nazionale e, oltre al grande evento con Jovanotti che tanto clamore ha suscitato nel 2013, in città sono passati personaggi del calibro di Steve Hackett, Max Weinberg, Emir Kusturica, Daniel Pennac, Joe Lansdale, Jonathan Coe, Bjorn Larsson, Erri De Luca, Baricco, Saviano, Valerio Massimo Manfredi, Floris, Lerner, Castoldi, Marco Bodei, Salvatore Veca…
Cosa Cortona sarebbe senza tutto questo?
Non mi sembra quindi logico ragionare di ridimensionamenti, ma piuttosto credo sia opportuno lavorare per rinvigorire la collaborazione con Feltrinelli e gli altri soggetti coinvolti. Magari pensando a una riorganizzazione che porti “dentro” al Festival anche nuove forze fresche presenti nel nostro tessuto sociale
Anche perchè… quale sarebbe l’alternativa? Eventi ‘minori’, banali, fatti di espedienti o mode del momento come si vedono ormai praticamente ovunque?
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Si Valter il tuo ragionamento è pienamente condivisibile, ma credo che per il Mix Fesrival la priorità assoluta sia quella della definizione di un Direttore Aartistico di livello che ne delinei le linee guida delle varie discipline artistiche che lo compongono. Sono troppi a mettere bocca nelle scelte. Serve in direttore credibile magari con un incarico triennale che sappia mixare risorse economiche e spettacoli. Non si possono vedere scelte piazzate secondo il gusto o le conoscenze dei componenti dell'organizzazione, soprattutto se coordinate dai principi del mediocre artistico che sono il gruppetto aretino. Ogni festival ha un Direttore Artistico che fa scelte. Una maggiore apertura a piccoli eventi collaterali, quelli che io chiamo "di riempimento", tuo figlio è testimone nelle nostre lunghe chattare su fa (quando ancora era tra noi sul social) delle idee di una web radio o TV che riempisse i momenti morti del festival, interviste pre e post spettacolo. Ma se un singolo dipendente comunale pone veti perché si sente il vero governo ombra del comune non ci possono essere passi avanti e allora il tutto si raffredda e si verso il congelamento, ortaggi compresi.
Concordo pienamente con quanto detto nell'articolo e mi permetto di rilanciare: contattiamo l'associazione culturale Italia-Cina, a noi relativamente vicina, e diamo alla nostra estate un taglio decisamente internazionale, capace di attrarre commenti su tutta la stampa non solo italiana ed aprire contatti solidi con la crema della società cinese e con i suoi capitali.
Caro Walter concordo con te che un evento culturale come il mix vada non solo mantenuto ma migliorato, credo che le risorse che questa amministrazione impiega su questo evento vadano meglio modulate per rendere questo evento più importante e questo è un mio parere anche qualitativamente più elevato. Un idea alla quale credo che non si possa rinunciare è quella di nominare un direttore artistico che permetta un salto in avanti. Per quella proposta di destinare parte della tassa di soggiorno all'ufficio turismo , non credo che se destiniamo qualche migliaio di euro ( così come prospettato dall'assessore ) possa incidere negativamente sul bilancio del mix .
Con stima Nicola carini
Walter hai perfettamente ragione... Ma gli eventi al giorno d'oggi si organizzano in un certo modo. Non esiste una formula vincente per Cortona, la cosa o funziona o no.
Ognuno deve fare il suo, organizzare un festival di questo livello non è semplice per niente, non ci si può improvviare organizzatori di eventi... Ci vuole un direttore artistico con le palle quadrate per riuscire a capire cosa vuole il pubblico e cosa è più adatto per il palcoscenico, una comunicazione fatta a modo, delle tempistiche perfette e anche utilizzando questa formula, non è detto che si arrivi al successo. Per ora è stato organizzato tutto diciamo "alla carlona", lo dimostra il fatto che ad oggi, martedì 3 maggio, a parte un post su facebook non sappiamo niente sul Mix Festival 2016 (su boxol fino a pochi giorni fà erano già in vendita i biglietti per la data di jethro trull) Come si fà a basare una stagione su un festival che a maggio ancora deve presentare il calendario ufficiale?
Intervengo sul tema, che mi è caro, premettendo che condivido quanto ha scritto Valter, cioè che Cortona deve continuare ad avere ambizioni elevate e che senza dubbio un festival di richiamo, con nomi di rilevanza mondiale, completa un cerchio che in altro modo risulterebbe monco
Sicuramente la formula del Mix merita di essere rivista: l'impianto generale è rimasto immutato ed è quello costruito inizialmente, con una soluzione che fu frutto delle necessità del momento e che, a questo punto, sicuramente necessita una riconsiderazione anche perchè al grande impegno di qualcuno è l'ora di sostituire qualcosa di più organico e strutturato
Il Mix è a mio avviso un buon Festival che certo può essere fatto meglio: ben vengano per questo l'ingresso di forze nuove e l'intensificazione dei rapporti di collaborazione con tutte le altre cose esistenti a Cortona
Fondamentale, inoltre, tenere vivi i rapporti con Regione e Feltrinelli che sono una risorsa enorme per la città
Il ragionamento sul Direttore Artistico è apprezzabile, anche se non mi sembra che in questi anni siano mancati i grandi nomi e gli eventi memorabili; semmai c'è più da ragionare sulla struttura organizzativa e sugli sponsor, che certo con una programmazione e una promozione più efficace potrebbero salire di livello
Il timore che talvolta mi pervade (ma solo nei momenti di particolare pessimismo) è che i rilievi critici, certamente sensati, finiscano per fornire un pretesto per lasciar perdere di fronte alle tante indubbie difficoltà: questa è a mio avviso una prospettiva da scongiurare con ogni forza
Negli ultimi mesi a Cortona si sono registrati almeno tre eventi di grande importanza.
a.L'iniziativa di "Bonifiche Ferraresi".
b.L'annunciata ristrutturazione dell'Archivio Diocesano.
c.L'annunciato trasferimento ad Arezzo dei frati conventuali di San Francesco.
Ciascuno di tali eventi contiene una mole di implicazioni culturali e spettacolari che potrebbe essere bene integrata in un progetto di valorizzazione turistica permanente.Visto e considerato che il centro di gravità di ogni idea di sviluppo da queste parti torna, inesorabilmente ,al rilancio di tale vocazione.Più che mai in assenza di giacimenti petroliferi o di attività di ricerca ed innovazione tecnologico-industriale.E' la scoperta dell'ombrello.Se turismo deve essere,turismo sia.Bisogna saper sedurre utilizzando ogni occasione.L'impressione è quella che si pretenda da ogni buona idea molto più di quello che può dare.Il due volte Nobel Linus Pauling ammoniva:"Per avere buone idee bisogna averne molte".Appunto.