La mia personalissima e discutibilissima opinione sull’esito della contesa elettorale cortonese è che, fra i tanti elementi in gioco, le scelte fatte e i temi sollevati, il “Mandiamoli via!“, declinato nella sua accezione del rinnovamento e del “cambiare aria” sostituendo un gruppo di amministratori a uno nuovo, sia forse l’argomento che più è risultato, stavolta, vincente e decisivo.
In realtà si tratta di uno schema comunicativo che il centrodestra ha sempre usato. L’ho sempre sentito ripetere, sin dagli anni ’80 (sono nato nel 1978, forse lo usavano anche prima…), ma prima d’ora a Cortona non aveva mai funzionato, neanche 5 anni fa.
Persino stavolta questo invito / auspicio non ha funzionato in tanti altri Comuni, della Valdichiana e di altre aree: basta guardarsi intorno per notare che il centrosinistra ha vinto in tante parti d’Italia e che nei comuni a noi vicini (a parte Castiglion Fiorentino, ma quella non è una novità) non ha perso un colpo: ha vinto a Foiano, Marciano, Lucignano, nell’area della Valdichiana senese (Montepulciano e altri), a Castiglion del Lago (col 63%!!!) e in altri comuni del Trasimeno.
Se oggi invece a Cortona è andata diversamente e il “mandiamoli via” s’é rivelato un argomento forte, cioé è probabilmente stato “sentito” come messaggio sensato e attraente dagli elettori, vorrà dire che qualcosa in questi ultimi anni é successo.
E’ su questo che, umilmente, mi permetto di invitare a riflettere in modo proficuo la parte che è risultata perdente.
Dispiace, sul piano prettamente personale, che nella parte dello “sconfitto” ci sia adesso l’Assessore Andrea Bernardini. L’ho sempre ritenuto un uomo disponibile, corretto, di cui ti puoi fidare. E’ stato a mio avviso un buon Assessore su materie per nulla facili (ambiente e sociale, tanto per citare due delle sue deleghe) e ha avuto alcune idee brillanti in tema di sport ed eventi. Sono sicuro che sarebbe stato un buon Sindaco e avrebbe segnato una svolta in meglio.
Dal cuore mi viene da subito di rivolgere una raccomandazione al nostro nuovo Primo Cittadino Luciano Meoni, al quale tributo ovviamente le mie congratulazioni.
E’ ovvio, va detto per onestà intellettuale, che la sua vittoria non è solo merito del succitato “mandiamoli via!”, ma anche di molti altri fattori e carte ben giocate, molto meglio rispetto ai passati tentativi di candidatura a Sindaco del 2004 e 2014.
Sono comunque convinto che Luciano abbia in sé ben presente un concetto che spero non dimentichi mai: si è amati, e questa contesa elettorale mi pare lo abbia dimostrato, quando si sa davvero interpretare il ruolo di “Defensor Plebis”, ma della plebe tutta.
Non sia mai, quindi, che essendo giunti al potere promettendo la liberazione da quella che lui ha dipinto come una sorta di “oligarchia”, se ne costruisca un’altra.
È il “noi” e il “loro”, che purtroppo trae linfa dalle legge elettorale maggioritaria e dalle divisioni delle campagne elettorali, che non dovrà esistere a Cortona. Mai.
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