Come cambia la Scuola…

Partendo dal presupposto che a me, in oltre 20 anni di scuola/università, non è mai capitato nemmeno per sbaglio di stare a casa 4 o addirittura 5 giorni causa neve, credo di essere abbastanza giovane da potermi ritenere ancora vicina al mondo dell’istruzione, in particolare quella superiore. Con questa considerazione in testa mi sono recata questa mattina alla conferenza stampa per la presentazione del nuovo Istituto Professionale di Foiano della Chiana.

Prima di partire, mi è caduto l’occhio sul nome del nuovo indirizzo, “istituto professionale per i servizi commerciali”, e mi sono chiesta cosa voglia dire. Immagino c’entri la Gelmini. Cosa ne so della riforma sugli istituti superiori? Poco. E sugli istituti professionali? Di certo che ce n’era uno proprio sotto il mio liceo, chiamato da tutti “Margaritone” (il perché poi, non l’ho mai capito) e frequentato al 100% da studenti maschi che passavano buona parte del tempo a “taonare” (perdonatemi il chianino) noi ragazze, che al 95% popolavamo il liceo linguistico e quello delle scienze sociali.

Allora vado a documentarmi e scopro che adesso è tutto “riorganizzato”.

I licei sono sei: artistico, classico, linguistico, musicale e coreutico, scientifico (normale e “opzione scienze applicate” – in pratica un invitante “scientifico senza latino”) e liceo delle scienze umane opzione economico-sociale (tipo vecchie magistrali ma con un nome molto più figo).

Poi ci sono gli istituti tecnici, con due indirizzi nel settore tecnico,”Amministrazione, Finanza e Marketing” (in una parola: ragioneria) e “Turismo” (la nuova scommessa dell’istituto di Cortona), e nove nel settore tecnologico: “Meccanica, Meccatronica ed Energia”, “Trasporti e Logistica”, “Elettronica ed Elettrotecnica”, “Informatica e Telecomunicazioni”, “Grafica e Comunicazione”, “Chimica, Materiali e Biotecnologie”, “Sistema Moda”, “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria”, “Costruzioni, Ambiente e Territorio” (e per quest’ultimo elenco ammetto di avere fatto copia e incolla dal sito del ministero).

Infine troviamo gli istituti professionali, divisi anch’essi in due gruppi: settore dei servizi e settore industria e artigianato; nel primo le scelte sono quattro: “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”, “Servizi socio-sanitari”, “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”, “Servizi commerciali”, mentre nel secondo sono solo due: “Produzioni artigianali e industriali”, e “Manutenzione e assistenza tecnica”, con vari sottoindirizzi.

Se vi ho un attimo confuso le idee trovate un bellissimo schema al seguente indirizzo: http://archivio.pubblica.istruzione.it/riforma_superiori/nuovesuperiori/index.html#regolamenti

Ma torniamo all’istituto di Foiano. La prima novità è costituita dal fatto che l’Istituto professionale ad indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica (di nuovo, per capirsi, il Margaritone per periti meccanici) dal prossimo anno scolastico non sarà più sede distaccata di Castiglion Fiorentino, ma farà parte di un nuovo Istituto Omnicomprensivo di Foiano, che raggrupperà tutte le scuole dalle materne alle superiori. La seconda innovazione è invece rappresentata dal percorso formativo per addetto ai “servizi commerciali”, che strizza l’occhio soprattutto alle studentesse femmine che vogliono intraprendere un percorso scolastico più orientato al mondo del lavoro. Quale lavoro? Nella descrizione del profilo professionale si parla di supporto alla gestione dei processi amministrativi e commerciali dell’attività/negozio, promozione delle vendite e dell’immagine aziendale, a livello dipendente o autonomo. Molto importanti sono gli stage da effettuarsi nelle realtà commerciali locali (all’iniziativa ha già aderito l’Outlet), e le ore di laboratorio. Nella pratica si studieranno, oltre alle materie di base, due lingue (inglese e spagnolo) e discipline come tecniche di vendita, marketing, pubblicità, comunicazione.

L’indirizzo è invitante, come lo è quello turistico di Cortona. Ma anche quelli che ho elencato sopra (un bel liceo coreutico, perché no?). Di certo, andando via dalla conferenza, ho fortemente desiderato non essere una studentessa di terza media del 2012, perché avrei sicuramente difficoltà a scegliere una sola specializzazione. Ma ho anche pensato se tutti questi indirizzi siano proprio necessari: servono davvero a inserire i giovani nel mondo del lavoro? Danno una preparazione adeguata? O vanno solo ad ingrossare le fila degli apprendisti/stagisti/sfruttati o disoccupati di cui anche io, nonostante la laurea, faccio parte? In ogni caso, se per caso frequentate la terza media o avete figli di quell’età, ricordate che il termine per le iscrizioni scade il prossimo 20 febbraio.