Niccolò Pacinotti, ancora lui. Al termine di una gara corsa tutta sotto la pioggia, il ragazzo che abita al confine fra Prato e Pistoia salta agevolmente nello sprint a due Giovanni Carboni (Spendolini Giammy Team) e conquista il Gp Città di Cortona. Cinque successi e un secondo posto in 16 giorni esatti. Pacinotti e il Gs Bottegone Cipriani & Gestri respirano aria di record storico. Dietro il tandem di testa, scappato via sul secondo Gpm di giornata, Sampaoli supera Natali per la terza piazza. Dietro, è notte fonda per tutti.
Ben 148 Juniores al via di questa gara valida anche per il 13° Trofeo Val di Pierle egregiamente organizzato dal Gs Val di Pierle Cicloamici capitanato da Nazzareno Bricchi. Pochi istanti prima della partenza inizia a piovere e solo al momento delle premiazioni Mercatale, frazione al confine fra Toscana e Umbria, rivede il sole. Come se già non fosse forte di suo, Pacinotti si esalta quando piove, tanto che nel 2011 possiamo ricordare due vittorie sue (Montefalco e Gp Liberazione di Borgo San Lorenzo) sotto due veri nubifragi. I primi 50 km tutti pianeggianti scorrono via tranquilli, con attacchi sferrati soprattutto dagli atleti Campi Bisenzio (attivissimo Becagli), e con la Spendolini Giammy Team a controllare le redini del gruppo. Al km 55 si va ad affrontare la prima scalata a Cima Protine, ed è subito Pacinotti che forza i tempi scremando il plotone e vincendo il Gpm. A fine discesa abbiamo più gruppetti frazionati che si ricompattano solo al suono della campanella, quando mancano 23 km all’arrivo. Qui se ne vanno prima Ndoj, Stefanelli e Lisi, subito ripresi, e poi ci provano anche Marchini e il cortonese Burbi. Niente da fare, sulle prime rampe di Cima Protine il gruppo li riassorbe e poi è monologo Pacinotti. Al suo inseguimento si portano Carboni e Sampaoli che non riescono a chiudere il buco. Al Gpm scollina l’atleta Bottegone con già 15″ su Carboni e Sampaoli e quasi 30″ su Natali che precede le prime avanguardie del grosso, ridotto ad appena 15 unità. Nella discesa bagnata Carboni rientra su Pacinotti, mentre Sampaoli si fa raggiungere da Natali, vincitore appena 48 ore prima a Palù di Giovo. Al termine della discesa ci sono ancora 15 km di pianura, ma i due al comando si esaltano e nonostante gli inseguitori non stiano lì a raccontarsi barzellette, continuano a guadagnare raggiungendo il vantaggio massimo di 1’10”. È quindi arrivo a due, con una volata che non ha storia e con l’azzurro Pacinotti che alza le braccia al cielo. Per le posizioni di rincalzo, è Marinozzi a cogliere il 5° posto.
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