Apple ha presentato Mercoledì 12 settembre il nuovo iPhone 5. Uno smart-phone grande, ma niente di rivoluzionario. Proprio come la conferenza stampa, fatta con l’App”keynote” ma molto lontana dal solito entusiasmo. La cosa più eclatante che è emersa dalla presentazione del nuovo bambino Apple è un’evidente trasformazione della società, quasi un anno dopo la morte del co-fondatore e capo guru Steve Jobs. Il nuovo amministratore Tim Cook, impone il suo stile: Apple ribadisce il suo stato multinazionale.
Steve Jobs ha sempre imposto alla sua società, con il modello di funzionamento di una start-up: una gerarchia centrale, e dei dipendenti stimolati e orientati a fare ciò che sanno fare meglio. Già prima del 1997 l’azienda aveva cercato una dimensione multinazionale, con pessimi risultati, e solo quando, il fondatore riprese in mano le redini della Mela si comincio a rivedere la luce dopo il tunnel, quello stesso tunnel che sembra voglia ripercorrere Cook. Che tristezza. Steve Jobs, anche dopo il successo di iPod o iPhone, ha sempre parlato di Apple come “la più grande start-up del mondo”. Sicuramente, sarà stata una strategia di marketing, visto che il gruppo impiegava più di 60.000 dipendenti, ma era anche una prospettiva una visione un modo di concepire l’azienda. Per adesso la nuova gestione Tim Cook, ha investito risorse e capitali per spingere l’azienda verso una dimensione di multinazionale e i mercati hanno risposto positivamente con la capitalizzazione di mercato più grande di tutti i tempi 634 miliardi di dollari. “Apple non è mai stata più forte”, dichiara il nuovo capo durante la presentazione mostrando ai media dati di vendita, tabelle e grafici che confermano l’iperbole economica positiva del marchio. Pochissimo il tempo impiegato per presentare il nuovo iPhone e le nuove applicazioni. Il tutto si è concluso con la presentazione del nuovo numero 2 Phil Schiller. E’ stato subito chiaro a tutti che la mela ha girato pagina, più che la presentazione di un nuovo “attrezzo” e sembrata una sceneggiata per accogliere gli azionisti e i nuovi investitori. Personalmente non credo che Apple possa dormire sugli allori, non sarà inseguendo il mercato che potrà mantenere una posizione dominante. Già sono molti gli utenti e i consumatori che hanno espresso il loro disappunto per il nuovo iPhone il cui design richiama fortemente l’iPhone 4, la cui tecnologia non è nulla di rivoluzionario. Dal 1997 ad oggi, quando le altre aziende si limitavano al semplice aggiornamento dei prodotti, Apple innovava. Per il nuovo iPhone diventa difficile parlare di innovazione. Anche dal punto di vista del marketing ci sono state grosse lacune, un tempo, tutti i prodotti Mac fino al giorno della presentazione erano segretissimi, tutte le ipotesi e i pettegolezzi che uscivano fuori prima del giorno x risultavano essere delle bufale. Tutto ciò che è stato presentato il Mercoledì era già trapelata su siti specializzati. Il progetto era conosciuto dallo scorso maggio! Gli esperti già sapevano che lo schermo era più grande, la parte posteriore sarebbe stata in alluminio e il connettore modificato … Segretezza, Apple perde il suo mistero e diventa un business. La festa è finita, Apple non è più una start-up