Castiglion Fiorentino è un Paese, cui non si può voler bene. La disponibilità e il senso creativo dei suoi abitanti tendono a renderlo ancora più amabile e apprezzabile anche dai Paesi limitrofi, che vengono a “viverlo” in ogni sua manifestazione sociale, religiosa e ludica. Sono sufficienti le serate rionali a far percepire l’inconfutabile atmosfera di festa, di competizione, di gioia, di attesa, ma anche di unione e di partecipazione amica.
Non c’è età che tenga, ogni cittadino orgogliosamente vuol contribuire alla crescita e alla costruzione di un’immagine positiva del suo Paese.
I Castiglionesi, se pur vittime di un “buco” finanziario enorme, continuano a credere a un mondo migliore, attivandosi volontariamente e offrendo aiuto e sostegno alla Comunità intera.
I Castiglionesi sono generosi e molto disponibili a impegnarsi con forza, coraggio e volontà pur di trasformare ogni amarezza in gioia. E’ questo il motivo che li spinge ad affrontare con umiltà e consapevolezza la triste situazione finanziaria del momento.
Ma s’infuriano, se i loro sacrifici non sono riconosciuti e, soprattutto non capiti, se CHI espressamente, cerchi di far fallire ogni loro iniziativa in nome di ingiustificati atteggiamenti.
Se i Commercianti, per esempio, si adoperano per rendere più accogliente il Centro storico con addobbi di conche floreali, se cercano di disciplinare il traffico con limitazioni estetiche più curate, perché dovere dire loro sempre no. Ma, cosa c’è di male, ma perché non ringraziare, invece, le persone che di tasca propria cercano di migliorare l’estetica del Paese? Perché voler pensare sempre in negativo, senza rendersi conto che certe limitazioni o chiusure non interferiscono per niente nelle urgenze di chiamate mediche? Altre Città a noi vicine che, hanno il Corso principale chiuso, come fanno in caso di entrate di autombulanze? Perché evitare che i cittadini possano camminare lunghe le strade rivolgendo i loro occhi alle vetrine presenti ai lati?
Perché non cogliere certe opportunità per favorire nuove forme di incontro e di sosta come un tempo avveniva, per ricreare quell’antico borgo, dalla vita amicale e di aiuto reciproco? Noi amanti del Paese, ci sentiamo offesi da così tanta insensibilità e scarso interesse da parte di Chi invece dovrebbe averlo nel proprio DNA, da Chi dovrebbe promuovere una “Polis” curata, attenta alla persona e incentrata sulla relazione umana altamente formativa e educativa.
Alcuni cittadini innamorati del proprio Paese
inviato via mail da Annagloria Devoti
[.noresp.]
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non sò e perchè hai scritto questo articolo,(sicuramente c'è stata qualche lamentela) ma codivido pienamente il tuo o vostro messaggio. In questo periodo che siamo stati senza Sindaco tutti si sentivano autorizzati a dire no,tutti volevano le scapellature come si dice a Castiglioni, gente che fino ad adesso non erano nessuno ma con questi spostamenti di uffici anno alzato la cresta , e per avere il tuo bisogna raccomandarsi.Annagloria politicamente forse siamo opposti ma quando si parla del nostro paese siamo uniti
Mario Ardenti
A prescindere dalle ideologie politiche o meno, dal fatto di essere o non essere addirittura originari di un posto, quello che conta e' l'impegno sociale (anche meno eclatante ed urlato ai quattro venti) e quindi il senso civico.
Ho colto da questo articolo un certo malessere che ho avuto modo di costatare durante la campagna elettorale ed essendo quasi un estraneo per molti nonostante io viva a Castiglioni con la mia famiglia da 10 anni ho investito tutto per rendere questo posto piu'attraente e diffondere la nostra cultura.
Ma e' proprio quando manca quel senso di cultura in un posto come questo che si perde la partita non solo politica ma di sopravvivenza dello stesso posto. Tutto cio' che ci contraddistingue nel mondo per il nostro patrimonio culturale ed apporto fornito nei secoli dai grandi del pansiero, dell'architettura e di ogni arte che ci circonda viene sminuito e ridotto nella 'aggregazione di popolo' delle sagre e delle feste mentre si decide di ignorare qualsiasi innovazione di pensiero, qualsiasi iniziativa che possa farci crescere e distinguerci.
Durante i vari incontri della campagna elettorale si e' piu' volte parlato della questione del centro storico e di una sua rinascita per evitare che diventi una citta' fantasma che vive ai bordi delle sue stesse mura eppure nonostante le varie proposte ed idee sembra quasi che questo paese sia condannato ad avvitarsi nella sua stessa mentalita'distruttiva.
Alcune competenze vanno riconosciute a chi si occupa di tali problemi.. in altre parole un Comune intelligente commissionerebbe al miglior professionista del mondo o almeno dell'Europa di trovare delle soluzioni adatte e compatibili al posto.
Nel mio programma, che credo sia diventato carta straccia, avevo proposto di trasformare il centro storico per favorire attivita' di giorno come quelle serali dopo la chiusura dei negozi, sempre nel rispetto della legalita' e dei residenti, per far si che ci fosse una continuita' e compatibilita' con la caratteristica del nostro paese.
Lo sforzo di pochi commercianti che ovviamente hanno a cuore questa situazione non deve essere un caso isolato, fine a se stesso.
Non si puo'neppure ridurre tutto alla questione economica che giova l'interesse e la manipolazione di alcuni su tutto il resto.
Le soluzioni esistono, sono state sperimentate e sono anche investimenti sicuri sul futuro. Quello che manca e' la voglia ed un interesse genuino a cambiare le cose. un po' per sfiducia, un po' per essere restii ai cambiamenti e tantissimo dovuto alla totale ignoranza e perche' rimanga lo 'Status quo'.
Infine concludo a malincuore per sottolineare il mio rammarico all'atteggiamento ed immagine che traspare da alcuni cittadini che non e' certo un'immagine intelligente e sofisticata per chi viene da fuori in visita al nostro paese. Si ha quasi la sensazione di disturbare alcune abitudini e di essere degli intrusi... non c'e' la vera accoglienza che contraddistingue in genere gli Italiani.
Con un atteggiamento del genere chi ha bisogno di nemici?
Per recuperare i valori umani ormai danneggiati e responsabili di queste conseguenze bisognera' magari tornare indietro di molti anni quando la gente soffriva, era povera ma aveva piu' cuore e piu' intelligenza e creativita'.
Giuseppe Rossi