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Arsenico e Reglia dei Molini: alcune puntualizzazioni

Avendo osservato con interesse la polemica sulla vicenda dell’arsenico rinvenuto su un pozzo nel Comune di Cortona, ed ottenuto preventivamente l’assenso del Sindaco, mi sento in dovere di intervenire sulla vicenda a titolo personale ma in conseguenza del mio ruolo di responsabile dell’Ufficio Ambiente del Comune di Cortona per fare un po’ di chiarezza laddove invece sono stati prodotti dati parziali e informazioni incomplete.

L’arsenico è stato rinvenuto a seguito di una verifica avviata dall’Ufficio ambiente nello scorso luglio, a seguito di esposto su sospetto inquinamento da reflui in un laghetto irriguo. La verifica è confluita in una indagine disposta dalla Procura per l’accertamento dell’inquinamento e la ricerca di eventuali responsabili (l’esposto era indirizzato ad essa e solo per conoscenza al Comune). Nell’ambito di tale indagine sono stato incaricato in qualità di geologo per chiarire i rapporti tra il laghetto, la falda e la vicina reglia dei mulini.

Io stesso, nella relazione prodotta a pochi giorni di distanza dal sopralluogo congiunto col Corpo Forestale dello Stato ho indicato la necessità di eseguire analisi chimico fisiche e batteriologiche, oltre che nelle acque di laghetto e reglia, su quelle di un pozzo dismesso nelle vicinanze per chiarire ulteriormente i rapporti tra i tre corpi idrici e l’origine di un eventuale inquinamento del laghetto, ancora da accertare con analisi di laboratorio.

Arpat ha dato la propria disponibilità per il 1 ottobre, ed in tale data ci si è recati sul posto (Comune, Arpat e CFS) per eseguire i campionamenti. E’ importante ricordare che non si cercava arsenico visto che l’esposto parlava di batteri e odore di saponi, né alcuno poteva avere il sospetto che l’avremmo rinvenuto.

Il 27 dicembre è pervenuto all’Ufficio Ambiente il rapporto di verifica di Arpat (il tempo intercorso è dovuto al fatto che Arpat ha effettuato un secondo campionamento e delle controanalisi a conferma delle prime) che informava tutti gli enti preposti e non solo il Comune della presenza di arsenico nel solo pozzo, attestandone la sostanziale assenza (valori 1000 volte inferiori alla norma) tanto nelle acque del laghetto che in quelle della reglia.

Lo stesso giorno L’ufficio Ambiente ha provveduto a chiedere chiarimenti a USL ed Arpat in merito ad eventuali provvedimenti da adottare a tutela della popolazione e avvisando i proprietari di sospendere l’utilizzo dell’acqua del pozzo (già in disuso da decenni) e di sigillarne l’apertura

Il 28 dicembre 2012 la Regione, ricevuta medesima notizia sul rinvenimento ha invitato la Provincia di Arezzo a mettere in atto tutti gli adempimenti di competenza disciplinati dal Testo Unico sull’Ambiente. Nei giorni seguenti, durante i quali nonostante le ferie natalizie l’ufficio ambiente era presidiato e attivo, ricevuta la medesima comunicazione si è provveduto a inoltrare alla Provincia la comunicazione già inviata ad Arpat e Usl in precedenza e a manifestare la massima disponibilità a collaborare in ogni iniziativa che la Provincia vorrà mettere in atto.

Fino a questo momento è stato accertato quindi che l’arsenico è stato rinvenuto in un pozzo in disuso perché in grado di produrre pochissima acqua, in concentrazione nell’acqua tale che per avere effetti tossici immediati sarebbe necessario berne una quantità superiore a 2.000 litri tutti insieme; non è stato invece rinvenuto in quantità significative nel laghetto che attinge dalla falda e altrettanto si può dire della reglia dei mulini. Ciononostante sono già in atto ulteriori controlli su un’area sufficiente a stabilire l’eventuale presenza anche in falda e nel caso verrà posto in atto ogni provvedimento necessario, senza nulla omettere o tacere. Occorre ribadire che il pozzo in questione non ha alcun rapporto con l’acqua erogata dall’acquedotto, debitamente analizzata e certificata da Nuove Acque e USL.

A margine, e riferendosi alle altre questioni sollevate dal Consigliere Meoni in merito all’attenzione rivolta dal Comune alle problematiche da scarichi di acque reflue, informo chi ha avuto la pazienza di leggere fino a questo punto che l’ufficio ambiente è attivo nei controlli sugli scarichi da ben prima della denuncia dell’agosto 2011 del Consigliere, controlli che hanno portato all’adeguamento di decine di impianti all’anno. Nello specifico della Reglia dei Mulini, spiace che non ce se ne sia accorti, ma già l’anno scorso, su richiesta del Comune, il Consorzio di Bonifica ha provveduto alla sua manutenzione (prevista di nuovo per l’anno corrente) e Nuove Acque ha provveduto alla manutenzione del relativo scolmatore sulla fognatura pubblica.

Di tutte le informazioni riportate è disponibile (e lo era già prima della denuncia sommaria sui mezzi di comunicazione) tutta la documentazione presso l’Ufficio Ambiente.

Un’ultima considerazione: quando si parla di ambiente ma anche di amministrazione del territorio in genere, occorre distinguere tra un livello politico dove si decidono le risorse da destinare e gli indirizzi di sviluppo, ed uno tecnico, nel quale le persone che occupano posizioni all’interno degli Enti lo fanno per il loro lavoro ed hanno come unico riferimento quello di rispettare e far rispettare la Legge. L’attenta verifica in circostanze come la presente e la messa in atto di misure e provvedimenti a contrasto, sono obblighi sanciti dalla Legge ai quali un tecnico non si può sottrarre e nei quali un amministratore non può ingerire. Caro Luciano, permettimi di darti del tu come di consueto visti i rapporti più che cordiali che intercorrono tra di noi: accusando il Sindaco e la Giunta per legittimi fini politici, implicitamente accusi me e le persone che lavorano con me di omissioni molto gravi, spero che tu te ne renda conto.

Prima di stabilire cosa ho e abbiamo fatto o omesso, ti chiedo di riservarmi la cortesia almeno di accertartene. Spero con questi chiarimenti di averti rassicurato sul fatto che le tue preoccupazioni abbiano trovato un riscontro ben prima che nascessero.

Alessandro Forzoni.

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

View Comments

  • Carissimo Alessandro, sai bene la stima che nutro nei Tuoi confronti, permettimi di dire che il Tuo "capo", il Sindaco, nelle risposte usa un linguaggio ironico anche quando si parla di cose serie, come questa. Cita date non precise, misurazioni come la distanza del pozzo errata, insomma un linguaggio per screditare chi si impegna per il territorio. Sai bene, ci siamo visti anche di recente, che il sottoscritto si impegna giornalmente per tutelare l'ambiente, su certi scarichi....... ho rischiato in prima persona, mettendo a rischio la mia sicurezza personale, in quelle occasioni invece di trovare l'amministrazione a fianco, la stessa mi ha fatto una battaglia, tutelando chi doveva essere messo sotto controllo..... Sai come sono fatto, pregi e difetti, io non mi fermo, sono convinto che aziende e/o ex aziende, come anche privati, abbiano scaricato sulla reglia, vedremo più avanti.
    Saluti
    Meoni Luciano

  • Ringrazio il dott. Forzoni per il suo intervento chiarificatore che toglie ogni dubbio sull'assoluta correttezza dell'azione del Comune di Cortona e ribadisce l'assenza di pericoli per i cittadini. A Meoni voglio dire due cose. La prima è che l'ironia è caratteristica generalmente apprezzata e comunque migliore della sua pervicace volontà di mettere in dubbio, in maniera sempre pregiudiziale, l'operato dell'Amministrazione. La seconda è che mi stupisco del fatto che egli voglia polemizzare col sottoscritto anche quando (raramente) siamo d'accordo. Infatti nel mio precedente intervento dicevo testualmente di "non potere escludere che chiunque possa aver sversato prodotti non più utilizzabili". E' esattamente quello che stiamo verificando e Meoni, viste le sue affermazioni, dovrebbe esserne contento. Cordiali saluti.

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Michele Lupetti
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