Il nostro collaboratore Stefano Bertini ci segnala quest’episodio accadutogli nel rapportarsi col nostro sistema sanitario, lo riportiamo nella speranza che tale racconto possa essere utile sia al chiarimento dell’episodio stesso, sia alla soluzione di possibili criticità
La Redazione
In questa breve ” denuncia ” che sto per scrivere, senza nemmeno perdere troppo tempo, vorrei solo chiedere come la sanità toscana possa essere considerata la prima a livello nazionale. Ospedale San Donato di Arezzo, lunedì 27 giugno 2016: dopo una lunga attesa, la dottoressa xxx del reparto di radioterapia, prescrive per mia mamma 10 sedute consecutive di, appunto, radioterapia.
Rimaniamo d’accordo che o ci avrebbero richiamato loro entro giovedì, o avremmo dovuto chiamarli noi venerdì.
Da martedì a giovedì il nostro telefono non squilla e allora il primo luglio 2016 alle 8e30 di mattina mio babbo chiama, come da accordi, l’Ospedale San Donato di Arezzo, reparto di radioterapia, chiedendo della dottoressa xxx; gli viene detto che la dottoressa è in riunione fino alle 13, e quindi di riprovare verso quell’ora ( certo, nemmeno una pausa di 5 minuti mi sembra strano, però lasciamo stare ).
Alle 12e40 mio babbo richiama il reparto di radioterapia e chiede ancora della dottoressa xxx e qual è la risposta? La dottoressa xxx è andata via e non torna fino a lunedì. Senza stare a descrivervi il nostro stato d’animo, lascio a voi le debite conclusioni.
Ps non ho voluto fare appositamente nomi, perché il mio codice etico di giornalista me lo impone, ma anche il mio codice morale, però chi vuol capire capisca…
Stdfano Bertini