Domenica 17 maggio Cortona ha reso omaggio, per la seconda volta nell’anno, alla sua patrona Santa Margherita.
Quella in onore di Margherita è la solennità religiosa più sentita dalla popolazione cortonese, che si stringe in un ideale affetto collettivo verso l’immagine della santa.
La venerazione per lei si accrebbe dopo la morte, grazie soprattutto ai numerosi miracoli attribuiti alla sua intercessione. La sua canonizzazione avvenne il 16 maggio 1728 per opera di papa Benedetto XIII.
La ricorrenza, molto sentita dall’intera città, non ha previsto la consueta partecipazione popolare a causa dell’emergenza sanitaria. La messa si è svolta, pertanto, a porte chiuse, alla presenza del vescovo della diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, monsignor Riccardo Fontana, dei frati minori francescani di Santa Margherita, delle suore di Santa Margherita e del sindaco Luciano Meoni.
«Santa Margherita – afferma il primo cittadino – è la festa di tutti i cortonesi. Celebriamo la nostra patrona che ha, per tutti noi, un valore religioso e popolare molto importante. Il legame di Cortona con la sua patrona è molto stretto e non è venuto mai meno nel corso dei secoli. Ѐ un’occasione che rafforza i legami della comunità e rappresenta uno dei simboli dell’identità cortonese, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria».
In quest’occasione, il consiglio dei terzieri, nonostante le limitazioni imposte dai provvedimenti del governo, ha ugualmente commissionato una bandiera da donare alla patrona della città: il tema scelto è stato l’anno corrente 2020.
L’immagine raffigura un cielo violento e scuro, dal quale scendono virus minacciosi. Nella parte centrale della tela, il cielo nero lascia il posto alle nuvole bianche che vanno sfumando, quasi a rammentare il cielo azzurro dopo le tempeste, dalle quali si dispiegano le immagini del municipio e della basilica di Santa Margherita.
Esse rappresentano i luoghi del corteo storico che, ogni anno, offre, alla patrona, i cinque ceri decorati dei cinque quintieri cortonesi; quest’ultimi sono raffigurati simili a un nastro, con tutti i colori che li distinguono, che scende dal cielo e riproduce la sagoma dell’Italia.
La parte più bassa della composizione è rappresentata dal tricolore, che fa da cornice ai balestrieri, intenti a tirare ai virus in arrivo, la cui figura si ricollega alla celebre manifestazione cortonese della giostra dell’archidado.
La bandiera è stata dipinta da Carlo Maria Cavalli, cucita dalla sarta Stefania Annecchini ed il palo è stato realizzato dal falegname Massimo Pierini. Tutti i lavori sono stati offerti alla santa per devozione.
Soddisfazione viene espressa anche dall’assessore alla cultura e vicesindaco del comune di Cortona, Francesco Attesti, il quale ricorda, con soddisfazione, il legame che unisce la popolazione cortonese a Santa Margherita, accresciuto ulteriormente in questo periodo di emergenza sanitaria.