Leggendo della visita degli aretini al Papa di domenica scorsa, con istituzioni e associazioni da tutto il territorio riunite in pompa magna per sfilare in Vaticano e il commento del Sindaco Fanfani che ha messo in luce il risvolto promozionale di questo evento per la nostra terra vengono in mente precedenti forme di “promozione” ormai desuete e ne approfittiamo per lanciare un appello a tutti i nostri lettori.
Come ci rammentò l’anno scorso Teodoro Manfreda, ospite della prima puntata del nostro web-show “Aquarius”, Cortona fu protagonista di una puntata dei mitologici “Giochi senza frontiere“, trasmissione dell’Eurovisione che veniva trasmessa dalla Rai e che aveva diffusione in tutta Europa. Si trattava di una sorta di contesa para-sportiva fra nazioni, con giochi un po’ balzani che mettevano alla prova le abilità fisiche e tattiche dei partecipanti.
Era il 10 Agosto 1980 (fonte: wikipedia): la disfida, quinta in quella edizione di Giochi senza frontiere, si svolse a Diest (Belgio). In gara 8 nazioni europee. Per Cortona, di cui si narrano clamorosi quanto inutili exploit nelle prove generali, fu una giornata abbastanza storta che si chiuse con un settimo posto a 29 punti, davanti alla sola compagine portoghese di Figueira da Foz. A vincere fu la Svizzera, con Airolo.
Giochi senza frontiere, trasmissione che andò in onda con grandi risultati di share fra la metà degli anni 60 e la fine dei 90, vide negli anni gareggiare tantissime città italiane, fra cui anche Perugia (che, come Cortona, non andò granchè bene) e Città di Castello che conquistò invece un notevole secondo posto, ottenendo il diritto di rappresentare l’Italia nella finalissima in cui di nuovo arrivò seconda. Giochi senza frontiere, nel suo sano “europeismo”, era un modo come un altro di unire al divertimento anche la promozione turistica.
Ad oggi, 32 anni dopo, non si hanno notizie su eventuali materiali disponibili (registrazione video della puntata, foto, altri contributi). Eppure nel tempo di presenze della Valdichiana in Tv e affini ne sono emerse tante, e tutte sono più o meno documentate e ancora visibili. Ci rivolgiamo quindi ai nostri lettori: sarebbe interessante riuscire a recuperare qualcosa, un video, qualche racconto, qualche foto. Se volete dare il vostro contributo fateci sapere, sia nei commenti a questo articolo che alla nostra mail