Domenica 18 dicembre torna a Lucignano l’Antica Fiera del Ceppo. E’ un appuntamento tradizionale che ogni anno anticipa nel piccolo borgo della Valdichiana le festività natalizie. E’ soprattutto una festa lunga un intero giorno che recupera la struggente bellezza della tradizione e allo stesso tempo permette ai tanti visitatori di conoscere ed apprezzare il fascino discreto di un luogo semplicemente speciale, chiamato Lucignano.
Va detto, in verità, che per molti, si tratta di una occasione davvero unica per rivivere momenti ed emozioni di tanto tempo fa, quando la Fiera aveva in sé il significato preciso di un incontro fatidico con le cose sognate per mesi e finalmente vedute, toccate, comprate.
La Fiera chiudeva, allora, un complesso ciclo dell’anno agrario. Essa era qualcosa di più di una semplice festa: la gente si ritrovava volentieri davanti alle bancarelle sparse per le strette vie del paese a fare qualche acquisto (non troppo oneroso, ovviamente…) o indugiava a parlare dell’ultimo raccolto stagionale, del vino novello, o dell’olio appena fatto nei tanti frantoi della zona. E il banco dei “chicchi” era la meta preferita, il sogno di un anno di tanti bambini.
Magari vicino al venditore di caldarroste, il cui acre profumo si avvertiva a distanza nell’aria fredda di dicembre. Da qualche parte, poi, il suono di un organetto annunciava la presenza di un cantastorie, attorniato da un pubblico attento e disciplinato, pronto a commuoversi per le vicende in rima baciata che l’artista estemporaneo raccontava, ineffabile. La sera, infine, tutti a ballare al Teatro, sino all’alba: quale occasione migliore per conoscere una “citta” o stare a “ganzare” tutta la notte!…
Oggi, la Fiera non ha forse più lo stesso carattere puro e genuino di festa di popolo, di rito comune vissuto e sofferto, come allora. Qualcosa si è rotto – inevitabilmente – nel processo evolutivo (…) che ha portato alla scomparsa dei caratteri peculiari della grande civiltà contadina di questa terra. Il filo magico della tradizione ha subìto lacerazioni improvvise e inquietanti…
Eppure la Fiera del Ceppo conserva ancora oggi gli aspetti più precisi di uno splendido momento di partecipazione collettiva: essa è qualcosa di più di una fatale scommessa con la nostra storia più autentica. Averla negli ultimi anni riproposta fino a farla diventare un appuntamento consolidato nel calendario delle manifestazioni lucignanesi non vuole affatto significare che si sia pensato ad una semplice riedizione di una sagra paesana (che pure si concilierebbe con l’imminenza del Natale…). I suoni, i colori, la moltitudine di persone che assiepano in occasione della Fiera del Ceppo le vie del paese sono in buona sostanza una degna cornice di uno spettacolo vivo e concreto, di una festa sognata e voluta, quasi come allora… E il paese, il paese diviene esso pure – ancora una volta – degno proscenio per una splendida recita a soggetto.
Domenica prossima, dunque, la Fiera ritorna con un programma curato in maniera puntuale dal Comune di Lucignano insieme alle Associazioni di categoria e a vari sodalizi locali. Si parte al mattino, con la presenza lungo l’anello viario principale del centro storico con le tante bancarelle dove non mancheranno le occasioni di acquisto grazie alle proposte di articoli da regalo, prodotti tipici e artigianato di qualità. Alle 10,30 inizia la lunga teoria di intrattenimenti con l’esibizione degli allievi della scuola di musica della Banda Comunale “G. Rosini”. L’Istituto Comprensivo di Lucignano – a sua volta – presenterà una serie di momenti assolutamente coinvolgenti, come il Presepe Vivente, a cura della Scuola Materna e, nel pomeriggio, il saggio musicale dei ragazzi della Scuola Media insieme alla premiazione dei migliori disegni preparati dagli alunni delle Elementari. Non vogliamo dimenticare – tra le numerose attrazioni di questa edizione della Fiera del Ceppo – l’iniziativa della Famiglia Francescana, molto attiva a Lucignano, che proporrà per la gioia di grandi e piccini, il Villaggio di Babbo Natale con la presenza straordinaria di Truccabimbi. Nello scenario suggestivo di Piazza delle Logge e del sagrato della Collegiata, a partire dalle 16,30, canti di natale e spettacoli assortiti di magia.
Guido Perugini