È passata una settimana dalla conclusione della ottantesima edizione della Maggiolata Lucignanese. Una festa che ha toccato quest’anno livelli record in termini di presenze e anche sul piano delle risultanze economiche. Un evento che rimarrà a lungo nella mente e nei cuori di tanti lucignanesi, legati fortissimamente a questa manifestazione e ancor più disposti a scommettere su un suo futuro roseo e foriero di ulteriori successi.
È giunto il momento delle riflessioni dunque su un avvenimento che per ben 18 lunghi giorni ha visto il paese della Valdichiana diventare una sorta di proscenio naturale per iniziative e spettacoli di alto livello e per momenti altrettanto significativi sul piano meramente qualitativo.
“Volevamo scommettere qualche mese fa su questa edizione della Maggiolata, che ci riferisce di un anniversario estremamente importante,” esordisce Massimo Casini, il Presidente “attraverso una programmazione dai contenuti di alto profilo e mediante l’instaurazione di rapporti e relazioni che rimarcassero il valore di una Festa così bella e profondamente legata ai valori della nostra identità culturale. Credo di poter affermare – alla luce delle risultanze – che questa Festa ha definitivamente lanciato Lucignano in un ambito mediatico davvero ragguardevole, mai toccato sino ad ora. Ciò è il frutto di un attento lavoro che l’Associazione Maggiolata ha svolto con impegno e sagacia, senza alcun indugio o remora, mettendosi in connessione con realtà prestigiose che hanno creato una vera e propria rete virtuosa. Penso a questo proposito al rapporto con le Istituzioni pubbliche come la Regione Toscana, la quale non solo ci ha ospitato presso la propria sede consiliare per una presentazione alla stampa assai partecipata e che ha avuto un ritorno notevole presso tanti organi d’informazione. Penso alla conferenza tenutasi alla Camera dei Deputati a Roma, con una visibilità di quasi un’ora sul sito web del Parlamento. Né voglio dimenticare la presenza della nostra Festa sulle pagine centrali di una rivista prestigiosa come “Plein Air” che ha dedicato un servizio molto esaustivo su Lucignano e sulla Maggiolata, accreditato da splendide immagini che hanno fatto risaltare lo splendore del paese e della sua manifestazione. Desidero poi ringraziare personalmente Monica Faralli, che ha svolto in maniera impareggiabile il suo compito di direttore artistico della Festa e che ha potuto garantire la composizione di una Giuria d’eccezione, presieduta ancora una volta da Adua Veroni Pavarotti e costituita da nomi altisonanti della cultura italiana, a partire dallo stesso Pippo Baudo. Infine, il mio pensiero riconoscente va ai tantissimi volontari, soprattutto ai giovani, che si sono prodigati a vari livelli e con diverse funzioni per la realizzazione di una Festa che rimarrà per sempre nei nostri ricordi.”
Tutto questo per la verità è anche il risultato di una magnifica azione congiunta che ha visto da un lato l’Associazione Maggiolata e dall’altro il Comune di Lucignano (con il Sindaco Roberta Casini, in prima fila) operare per conseguire questi traguardi così significativi. Aggiungiamo peraltro che gli elementi positivi di questa edizione della Festa di Lucignano si sono potuti materialmente concretizzare grazie alla intesa raggiunta con Coldiretti. Con questo formidabile partner sono stati intrapresi dei percorsi di indubbio valore, la cui eccellente ricaduta potremo – a parer nostro – verificare anche se non meglio nei prossimi anni.
Intanto, però, diciamo che la collaborazione con Coldiretti ha permesso la creazione, nell’ambito del variegato cartellone della Maggiolata 2017, di spazi idonei per il mercato “Campagna Amica”, un progetto che recupera e consolida i legami con i caratteri costitutivi della stessa Festa lucignanese proprio per i continui rimandi ad una valorizzazione delle eccellenze nel settore agroalimentare e ad una esaltazione dello stesso profilo culturale del lavoro dei campi. Il successo di “Campagna Amica”, in virtù anche della sua felice collocazione a ridosso del centro storico, è confermato da un numero di accessi e di vendite che va decisamente al di là di ogni più rosea previsione. Dovremmo a questo proposito citare la presenza dei vertici di Coldiretti Toscana, ovvero del Presidente Tulio Marcelli o dello stesso Direttore dell’Associazione Antonio De Concilio, che hanno dato impulso e convinto sostegno a una manifestazione di cui sono stati – possiamo davvero dirlo – protagonisti a tutto tondo. Va citato inoltre – sempre a proposito di Coldiretti – il lavoro discreto ma di rara efficacia fatto da Adolfo Giannecchini, homo mediaticus per eccellenza che non ha mai fatto mancare attingendo alla sua grande professionalità il proprio apporto in termini di idee (vincenti) e di preziosi consigli nelle necessarie relazioni con le più importanti realtà istituzionali e dell’informazione. Grazie poi a Coldiretti è stato infine possibile creare quest’anno le condizioni per una fruttuosa intesa con soggetti fondamentali della produzione agricola o, più esattamente, della filiera florovivaistica italiana, come la Cooperativa del Golfo che è un riconosciuto ed affermato polo capace nel tempo di aggregare le numerose produzioni floricole dell’agro nocerino-sarnese e del comprensorio vesuviano, in rigoroso rispetto di princìpi di trasparenza e legalità nel contesto produttivo/occupazionale.
La Festa dunque si chiude con tanti segni positivi. L’attenzione dei media, la visita continua di autorità in rappresentanza delle Istituzioni (Eugenio Giani e Lucia De Robertis, rispettivamente Presidente e suo Vice del Consiglio Regionale Toscano, Vincenzo Ceccarelli, Assessore Regionale, l’on. Marco Donati e la sen. Donella Mattesini, l’on. Luca Sani, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, i Sindaci di Arezzo, Foiano della Chiana e Pergine Valdarno), il numero impressionante di spettatori (si parla di oltre 30.000 presenze nei 18 giorni di programmazione…), lo strepitoso successo dello stand gastronomico e la riconosciuta qualità degli spettacoli proposti ogni sera sono la base per ripartire in vista di una edizione – la prossima – ancora più ricca e partecipata.
Guido Perugini
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