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Stefano Massini, il “Raccontatore” al Mix

Un piccolo palco, una sedia ( per la quale ha “sentitamente” ringraziato l’organizzazione del Cortona Mix Festival, dopo aver rivelato di averla vanamente agognata per le 19 puntate di Piazza pulita”, programma di approfondimento politico che lo ha visto, quest’anno, ospite fisso con i suoi monologhi!), la cornice del Chiostro di Sant’Agostino a Cortona e lui, Stefano Massini, “il raccontatore”, 43 anni, drammaturgo fiorentino tra i più rappresentati e richiesti nel mondo, in un appassionato excursus  tra storia, mito, attualità su un tema, quello del potere dell’uso della parola, che ha tenuto la platea in religioso silenzio per più di un ‘ora!

Sulla scia del “fil rouge” di questo Cortona Mix Festival 2018, “Le parole sono importanti”, Stefano Massini, ha declinato, ieri sera, i diversi usi che si possono fare della parola attraverso altrettante storie di uomini e donne che, con le loro parole,  hanno segnato il mondo.

“Parole forti, che funzionano”, dice Massini, come quelle di Ida Tarbell che con le sue 900 pagine di interviste in fabbrica, tra le donne, gli operai, svelò come dietro il falso filantropismo di Rockfeller (magnate del petrolio di fine 800) si celasse un imprenditore senza scrupoli, aprendo,  di fatto, la strada al giornalismo di inchiesta. Quelle di NellieBly che, nel 1887, a 23 anni, si fece rinchiudere, fingendosi matta, nel manicomio femminile sull’isola di Blackwell (a New York) per 10 giorni, realizzando il primo reportage sulle condizioni di vita delle donne psicopatiche che portò ad una indagine giudiziaria a seguito della quale furono presi provvedimenti per una gestione più umana del manicomio.

“Parole che diciamo ma che non sempre corrispondono a quello che pensiamo!” prosegue Stefano Massini, come quelle di William Hearst,  magnate newyorkese dell’editoria negli anni ’40 che mentre da un lato utilizzò tutto il suo potere economico e mediatico per cercare di bloccare e far sparire nell’oblio la pellicola del giovane Orson Welles, “ Citizen Kane” (“Quarto potere”)che faceva chiaro riferimento alla sua vita, dall’altro, in visita a Berlino per intervistare Hitler, alla domanda del Fuhrer   sul perché fosse così incompreso e criticato in America, rispose: “Perché gli americani credono nella democrazia e sono avversi alle dittature!”

“Parole che tradotte in pratica diventano un’altra cosa!” come quelle udite da Vincent Ogè nella Parigi del 1789.

“Libertè, fraternitè, egalitè!” parole che Ogè portò con se tornando ad Haiti, colonia francese e sua terra natale. Qui, il suo invito alla classe governante affinchè quelle parole ed i diritti sanciti dal nuovo governo della Rivoluzione fossero applicati anche alla colonia, rimase in ascoltato e lui stesso guidò quella Rivoluzione Haitiana che portò all’abolizione della schiavitù prima ancora che in America.

Il viaggio di Stefano Massini tra le parole ci ha portato, ieri sera, in ogni tempo ed ogni spazio di questo mondo dimostrandoci come esse siano sempre  veicolo di informazioni ed emozioni.

“Armi spietate- ha detto Massini- ma anche armi più forti per raccontare il DNA di un popolo e di una società!”

“Che Dio ci mantenga l’eloquio che è ciò che ci differenzia dalle bestie!”

L’augurio con cui Stefano Massini si è accomiatato dal pubblico di Sant’Agostino, resta nell’aria di questo Cortona Mix Festival 2018 fatto di incontri che lasciano un a traccia!

Antonietta Lamagna

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