È passato più di un anno dal terremoto che ha colpito il centro Italia, un evento sismico che fa ancora paura. Fa paura anche perché, purtroppo, la maggior parte delle scuole, stando all’esposto presentato dai dirigenti scolastici e inoltrato ai sindaci della provincia di Arezzo, non sono ancora tutte provviste delle certificazioni previste dalla normativa.
Un richiamo a tutti sulle criticità presenti in materia di sicurezza e al quale l’amministrazione comunale di Castiglion Fiorentino risponde attraverso fatti concreti come quello di aver affidato ad un gruppo di esperti, già dallo scorso anno, un indagine dettagliata sugli edifici scolastici presenti nel territorio. Tant’è che dal monitoraggio è emerso che la scuola materna “Brogi” necessita d’interventi non rimandabili per renderla fruibile. Le classi, infatti, sono state dislocate in altre due strutture del territorio mentre la scuola di via Ghizzi sarà sottoposta ad intervento. “Già all’epoca della stesura del bilancio abbiamo deciso di dedicare a questo particolare settore della sicurezza degli edifici scolastici gran parte delle risorse disponibili, ovvero oltre 300 mila euro. Ma purtroppo non sono sufficienti per espletare tutti i lavori che sono necessari. Per questo motivo è necessario che il Governo faccia la sua parte. Questo tipo d’interventi non può ricadere solo ed esclusivamente sulle spalle dei comuni ma gli stessi devono essere sostenuti dal Governo centrale. Mi chiedo come mai non si è dato seguito alle dichiarazioni dell’ex premier Renzi quando nel mese di novembre 2016 ribadiva che ‘tutto ciò che serviva per l’edilizia scolastica, non solo nei territorio interessati dal sisma, doveva essere scomputato dal patto di Stabilità’. Non vorrei che a forza di proclami e di esposti il cerino rimanga in mano solo ai sindaci e ai comuni, oggi i bersagli finali di tutte le scelte operate dal Governo senza, per altro, la nostra partecipazione attiva”.