E’ stato accolto il ricorso presentato dal nuotatore cortonese Michele Santucci contro la squalifica di 4 anni decisa dal tribunale antidoping della Nado Italia nel novembre 2018, nell’ambito dell’inchiesta sportiva in cui era coinvolto anche Filippo Magnini.
Per Santucci, bronzo mondiale e argento europeo con la staffetta azzurra 4×100, tre volte presente ai Giochi Olimpici e con un altrettanto significativo palmares nelle gare in vasca corta, si conclude quindi positivamente la vicenda.
Santucci, così come Magnini, mai era stato trovato positivo ai controlli antidoping, ma la squalifica era stata comminata per presunta violazione dell’articolo 2.2: “uso o tentato uso di sostanze dopanti”, nella fattispecie particolari integratori.
Contro tale squalifica Santucci, professatosi sempre innocente, aveva presentato ricorso. Lo stesso Tribunale d’appello ha adesso confermato tutto questo, confermando che “è evidente che l’atleta abbia desistito dal tentativo” (di assumere quei particolari integratori) e quindi per questo non può essere sanzionabile.
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