È la settimana che precede la Pasqua. La Settimana Santa, per i credenti. Lucignano si appresta a celebrare la Pasqua di Resurrezione con una lunga teoria di riti e celebrazioni di grande impatto emotivo, assolutamente legati ad una strepitosa tradizione fatta di fede autentica e di devozione popolare molto vissuta. La Parrocchia di San Michele Arcangelo vive intensamente questo momento di partecipazione collettiva. Don Fiorenzo Brocchi, che ne è il pastore, si prodiga con il consueto zelo per rendere i riti pasquali ancora più suggestivi e partecipati, sempre più intrisi di spiritualità e misticismo.
Del resto, l’appuntamento con questa festa religiosa è una occasione a dir poco preziosa per recuperare memorie luminose di una comunità fortemente attratta dalla sacralità di gesti e funzioni riferibili ad un contesto fatto non solo di fede ma anche di millenarie consuetudini.
Dopo la celebrazione della Domenica di Passione, con la processione (ore 11.45) dalla monumentale Chiesa di San Francesco alla Collegiata, preceduta dalla benedizione solenne delle palme, il rituale pasquale entra nel vivo con le Quarantore: un momento di straordinaria partecipazione per chi ha il dono della fede.
Finalmente giovedi 29 marzo, ha inizio la serie di appuntamenti del Mistero Pasquale. Alle 21, all’interno della Collegiata si celebra la Messa in Cena Domini con la tradizionale lavanda dei piedi. È uno dei punti salienti di una liturgia che rimanda a riflessioni profonde: l’’istituzione dell’Eucaristia come rito memoriale della «nuova ed eterna alleanza» è certamente l’aspetto più evidente di questa celebrazione che del resto giustifica la sua solennità proprio con un richiamo «storico» e figurativo dell’avvenimento compiuto nell’ultima cena. La liturgia di questo giorno invita dunque a meditare su altri due aspetti del mistero di questa ricorrenza: l’istituzione del sacerdozio ministeriale e il servizio fraterno della carità. Sacerdozio e carità sono, in effetti, strettamente collegati con il sacramento dell’Eucaristia, in quanto creano la comunione fraterna e indicano nel dono di sé e nel servizio il cammino della Chiesa. Come sempre, la Collegiata sarà gremita di tanti fedeli pronti a vivere il significato di un rito straordinariamente intriso di sacrale umanità.
Il giorno dopo, venerdì 30, Lucignano recupera il proprio profondo rapporto con la secolare memoria religiosa della propria gente. Alle 21,30, infatti, partendo dall’Oratorio della SS. Annunziata (la Chiesa della Misericordia), parte la suggestiva processione del Gesù Morto. Centinaia di fedeli, ma anche i numerosi turisti che presumibilmente accorreranno a Lucignano in occasione delle festività pasquali, prenderanno parte a questo rito che è forse il momento più alto della religiosità degli abitanti di questo antico paese della Valdichiana. Sfileranno per le strade del centro storico i simulacri della Passione, con le statue del Cristo Morto e delle Madonne, recuperando una forma devozionale che si perde nel tempo e amplifica il messaggio di fede dell’intera comunità lucignanese. Le luci ai balconi, la musica della Banda Rosini, la presenza solenne dei confratelli della Misercordia con i loro antichi costumi sono dettagli di un rito che non è legato a forme di mera esteriorità ma sviluppa una idea concreta di condivisione totale con il Mistero della Morte del Cristo. Possiamo ben dire, infatti, che mai come in questa occasione Lucignano torna ad essere un luogo di atmosfere sospese, di mistici incanti….
Il Sabato Santo con la Veglia Pasquale è poi l’annuncio di una tappa fondamentale per tutti gli uomini di buona volontà: la Resurrezione di Nostro Signore! E la gioia per questo evento che cambia sostanzialmente lo scenario dell’umanità intera trova il naturale riferimento nella Processione pomeridiana del giorno di Pasqua, questa volta con la statua del Cristo Risorto. L’annuncio pasquale risuona oggi nella Chiesa: Cristo è risorto, egli vive al di là della morte, è il Signore dei vivi e dei morti. Nella «notte più chiara del giorno» la parola onnipotente di Dio che ha creato i cieli e la terra e ha formato l’uomo a sua immagine e somiglianza, chiama a una vita immortale l’uomo nuovo, Gesù di Nazareth, figlio di Dio e figlio di Maria. Pasqua è dunque annuncio del fatto della risurrezione, della vittoria sulla morte, della vita che non sarà distrutta….
Ancora una volta, grazie all’appuntamento pasquale, Lucignano vive con profonda partecipazione una esperienza di fede che nasce e si sviluppa nel magico legame con la storia secolare del suo centro storico e la tradizione religiosa di cui si conservano segni e riti gelosamente conservati dai suoi abitanti.
Guido Perugini
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