Conferenza stampa domani 9 giugno, alle ore 11, al Museo diocesano del Capitolo di Cortona, alla presenza dell’assessore alla Cultura del comune di Cortona Albano Ricci, di don Simone Costagli, parroco della Concattedrale di Cortona e di Serena Nocentini, direttore delle Ufficio diocesano dei Beni Culturali, per presentare la tappa cortonese della mostra RINASCERE DAL DOLORE con l’opera commissionata da AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani) a Claudio Parmiggiani, uno dei più significativi esponenti del panorama artistico internazionale, per farne dono – in occasione della tappa finale a Palermo – alla Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi, sacerdote siciliano vittima della mafia.
L’opera, svelata in anteprima a Milano presso il Museo san Fedele lo scorso 27 marzo, sta attraversando tutta l’Italia in una simbolica staffetta, in tredici tappe, da Nord a Sud, per raccontare una sfida, in occasione del ventennale della nascita di AMEI. Quella che i musei ecclesiastici, presidi di tutela attiva del patrimonio storico artistico italiano, intendono affrontare occupandosi del contemporaneo, diventando luoghi di elaborazione e sperimentazione di nuovi linguaggi artistici, spazi di riflessione e d’inclusione sociale.
“Un’opera in viaggio attraverso l’Italia, da Milano a Palermo. Una sorta di testimone per attestare che i musei ecclesiastici accolgono le sfide che il nostro tempo ci lancia. Perché conservare il patrimonio storico artistico non basta: occorre entrare nel perimetro del contemporaneo, sperimentarne i linguaggi per far sì che l’arte continui a essere quella “porta invisibile” dove ritrovare la dimensione spirituale dell’esistenza” – sottolinea Domenica Primerano, presidente AMEI. “Abbiamo scelto Claudio Parmiggiani per realizzare l’opera che sarà donata alla Casa Museo Puglisi di Palermo perché la sua arte, un atto di resistenza civile come la definisce l’artista, è una meditazione sull’uomo. La stessa che i nostri musei vogliono promuovere, connotandosi come luoghi di riflessione dove formare una coscienza morale, civile e intellettuale per vivere consapevolmente il presente e le sue contraddizioni”.
L’opera è stata ideata pensando alla sua destinazione finale, la Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi di Palermo, ucciso dalla mafia il 15 Settembre del 1993: “Con questo gesto abbiamo voluto evidenziare un’altra componente essenziale dellamission di AMEI: l’attenzione alla dimensione sociale”, conclude la presidente Primerano.
La mostra Rinascere dal dolore, è organizzata da AMEI con il contributo della Fondazione Cariplo. Nella tappa cortonese si avvale della collaborazione della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e del patrocinio del Comune di Cortona.
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Claudio Parmiggiani – nato a Luzzara (Reggio Emilia) nel 1943, si è formato all’Istituto di Belle Arti di Modena. Giovanissimo ha frequentato Giorgio Morandi (il cui influsso sarà più etico che stilistico). Ha esposto per la sua prima mostra nel 1965 alla libreria Feltrinelli di Bologna: è il tempo del Gruppo 63 e dei poeti riuniti attorno al “Verri” di Luciano Anceschi, ai quali Parmiggiani sarà molto vicino, così come ad Emilio Villa. È del 1970 Atlante, opera che si inserisce tra i lavori di misurazione eseguiti tra il 1967 e il 1970: carte geografiche e mappamondi accartocciati, vere antitesi delle certezze del mondo fisico. Sono degli stessi anni opere che coinvolgono totalmente lo spazio, come Luce, Luce, Luce (1968), dove il pavimento di una galleria è cosparso di pigmento giallo che irradia una luce abbacinante. Sempre degli anni ‘70 sono le prime Delocazioni, opere di ombre e impronte realizzate con fuoco, polvere e fumo, una radicale riflessione sul tema dell’assenza, sviluppato ancora successivamente fino a divenire linea portante di tutto il suo lavoro. Del 2010 è l’intervento in San Giorgio in Poggiale a Bologna nelle tre specchiature dell’abside e l’imponenteCampo dei Fiori al posto dell’altare maggiore propongono, declinata attraverso modalità antitetiche, un’analoga e ricorrenteriflessione sul tempo, sull’assenza e sulla “persistenza della memoria”.
AMEI – Associazione Musei Ecclesiastici Italiani, dal 1996, riunisce e coordina l’attività di oltre duecento musei ecclesiastici su tutto il territorio nazionale (Musei Diocesani, del Duomo o della Cattedrale, Santuari, Case Museo). Dal 2015 è guidata da Domenica Primerano, direttore del Museo Diocesano di Trento, prima laica a ricoprire questa carica dalla fondazione ad oggi. Il 2016 è stato l’anno del ventennale (1996-2016) dell’associazione, celebrato con una serie di eventi importanti e, il 26 ottobre 2016, con la firma dell’accordo di collaborazione con il Mibact che ha riconosciuto i Musei Ecclesiastici come categoria distinta e autonoma, attestandone il ruolo nel sistema di tutela e valorizzazione del patrimonio italiano, nonché in ambito culturale e sociale. Le celebrazioni del ventennale di AMEI si chiuderanno con la donazione, il 13 settembre 2017, dell’opera commissionata a Claudio Parmiggiani, uno dei più significativi esponenti del panorama artistico internazionale, alla Casa Museo del Beato Giuseppe Puglisi di Palermo, sacerdote siciliano vittima della mafia. Scommessa e obiettivo prioritario di AMEI è, da sempre, superare il pregiudizio che affligge i musei diocesani ed ecclesiastici percepiti esclusivamente come collezioni di arredi sacri legati all’attività liturgica e alla catechesi evidenziandone il ruolo strategico nella conservazione e tutela del patrimonio e nel dibattito sull’arte contemporanea.