Presidente Viti, parliamo di Tariffe: lei ha sempre sostenuto che quelle applicate nei 103 comuni dell’Ato Sud sono attualmente “inquadrabili nel livello medio-basso delle tariffe applicate in Italia”, ma gli utenti le trovano comunque troppo alte e per i prossimi quattro anni si prospetta un ulteriore incremento medio del 2%. Quando si potrà beneficiare dei vantaggi che doveva portare la gestione unica del servizio?
Secondo quanto emerge da autorevoli elaborazioni di istituti ed enti nazionali, la tariffa media applicata ai cittadini nella Toscana del Sud è assolutamente in linea (se non leggermente inferiore) con questa parte di Italia. La percezione del “troppo alto” è in verità legata al tema dell’incremento, che come più volte abbiamo avuto occasione di ribadire non è determinato dall’arrivo del gestore unico, ma da fattori normativi che regolano il settore, come ad esempio l’obbligo per i comuni di coprire interamente i costi con la tariffa.
Tuttavia, già nel 2015 le tariffe risultano in media stabili e contenute anche in realtà dove sono stati attivati nuovi servizi. La scelta, fatta con la legge regionale 61/07 di raggruppare gli Ato nella dimensione di Area Vasta e di affidare la gestione ad un unico soggetto è da interpretare come lo strumento utile a realizzare e creare quelle efficienze che solo una gestione industriale può garantire a questo settore e a contenere il più possibile gli incrementi dei costi. Sei Toscana lavora proprio in questa direzione, con l’obiettivo di creare su moltissime attività razionalizzazioni ed economie di scala, senza perdere di vista l’efficientamento dei servizi e delle raccolte differenziate.
Sempre in tema di tariffe, secondo alcuni organi di stampa, sembra che nel prossimo mese di Dicembre (al momento del conguaglio della Tari) alcuni comuni come Arezzo, Terranuova, Capolona ecc. beneficieranno di un 2% di sconto mentre altri, come Cortona, avranno un ulteriore incremento dello 0,5%. A cosa è dovuta questa differenza? Può essere a causa delle basse percentuali della Raccolta differenziata dei Rifiuti?
Arezzo e Terranuova sono realtà che ospitano impianti a servizio di tutto il territorio aretino. Per questa ragione viene giustamente riconosciuta una indennità che il comune reimpiega nell’abbattimento della tariffa. A questo si aggiungono dei riconoscimenti sulle quantità di materiali avviati a riciclo, che nelle realtà citate sono il risultato di attività portate avanti negli anni con l’obbiettivo di incrementare le raccolte differenziate secondo quanto previsto dalla normativa. Capolona, in questo senso si distingue in tutto il bacino dell’ato sud per gli ottimi risultati ottenuti.
A proposito di raccolta differenziata: il prossimo 25 Maggio parte l’ampliamento ed il potenziamento del sistema di raccolta porta a porta dei rifiuti urbani nel Centro Storico di Cortona, cosa senz’altro importante e necessaria, ma secondo i più critici i benefici che porterà saranno limitati (visto che in Cortona si producono appena 40 quintali giornalieri di rifiuti) mentre se questo sistema venisse applicato nel centro urbano di Camucia (dove si producono circa 500 quintali di rifiuti) i vantaggi ricavati sarebbero importanti anche ai fini del risparmio per le tasche dei cittadini. Cosa risponde? Quale obbiettivo vi prefissate di ottenere con questo miglioramento del servizio? Quando inizia la raccolta porta a porta nell’abitato di Terontola? E quando sarà utilizzabile la stazione ecologica di Biricocco in Camucia?
A Cortona, grazie ad una proficua collaborazione con l’amministrazione comunale, insieme ad ATO Toscana Sud abbiamo presto cominciato a lavorare ad una programmazione di breve termine. La riorganizzazione del servizio in un contesto di particolare pregio artistico e turistico come il centro storico di Cortona, come annunciato, costituisce un importante step che si pone l’obiettivo di rendere migliore e più efficiente un servizio esistente. Contestualmente abbiamo lavorato per migliorare le postazioni stradali delle frazioni e delle zone periferiche (ultimo in ordine di tempo è la sostituzione di oltre 100 contenitori per la raccolta differenziata della carta) e per mettere i cittadini nelle migliori condizioni per poter usufruire del servizio. Entro la fine dell’anno in corso verrà introdotto il servizio domiciliare per le circa 1000 famiglie residenti a Terontola, e dovrebbe tornare in funzione anche il centro di raccolta di Biricocco. Siamo soltanto all’inizio di un percorso che sta procedendo per fasi progressive, come è raccomandabile fare quando si introducono nuovi servizi e nuove attività per monitorare la risposta e i risultati.
Il piano Regionale dei Rifiuti prevede meno produzione di rifiuti (circa 30 Chilogrammi ad abitante), più raccolta differenziata (70%), più riciclo, meno discariche e meno termovalorizzatori: secondo le sue conoscenze e la sua esperienza l’Ato Toscana Sud come è messo? Cosa si fa per ottenere la riduzione della produzione dei rifiuti? E per raggiungere il 70% di raccolta differenziata? Gli impianti di smaltimento sono sufficienti? Ed infine le risorse che la Regione Toscana mette a disposizione sono sufficienti?
La produzione dei rifiuti negli ultimi anni ha subito un calo notevole non tanto per effetto degli interventi educativi, ma ahimè per l’effetto devastante della crisi economica. Verrebbe da dire che non tutto il male viene per nuocere, e che per questa ragione probabilmente il fabbisogno impiantistico di questa parte della Toscana resta sufficiente ancora per un po’ di tempo.
Restano nella pianificazione quegli impianti a servizio delle raccolte differenziate, per le quali prevediamo una crescita sostanziale, derivante dalla progressiva riorganizzazione dei servizi in tanti comuni con l’introduzione del porta a porta come sta accadendo proprio in questi giorni nel comune di Cortona.
L’Ato, che è l’ente preposto ha avuto mandato dai comuni a lavorare ad una ottimizzazione del sistema impiantistico e a breve saranno noti i risultati di questo lavoro.
Vorrei concludere parlando di informazione e formazione, ma non senza prima sottolineare il fatto, per me positivo, di come lei si impegna in prima persona sul tema della sensibilizzazione. Graditissima la sua partecipazione ad esempio alle iniziative organizzate in occasione di Puliamo il Mondo, dal Comune di Cortona in Terontola e Camucia e alle numerose assemblee pubbliche dove si promuovono nuovi servizi o diverse organizzazioni.Lei pensa che si faccia abbastanza per informare e formare gli utenti ed in particolare le nuove generazioni?
Il coinvolgimento la corretta informazione dei cittadini costituisce il prerequisito fondamentale per portare avanti tutte le attività legate ai servizi di raccolta dei rifiuti. Un cittadino male informato sulle modalità di conferimento dei rifiuti e sulla raccolta differenziata incide negativamente sul nostro lavoro. E’ per questo che l’attività del nostro ufficio comunicazione è in costante fermento. Gestiamo ogni giorno, attraverso il nostro call center centinaia di contatti diretti con i cittadini, partecipiamo volentieri alle manifestazioni pubbliche e agli incontri promossi nei vari comuni, distribuiamo materiali informativi sulla raccolta dei rifiuti, mettiamo in campo campagne per parlare della differenziata e delle modalità di trattamento e riciclo.
E’ giusto andare nelle scuole per parlare di riduzione, recupero e di differenziare i rifiuti per poi scoprire che in moltissime sedi delle scuole inferiori e superiori non sono presenti gli strumenti (contenitori) affinchè i ragazzi possano differenziare i rifiuti prodotti e purtroppo si finisce per conferire tutto sul sacco nero?
Sei Toscana ha raccolto dalle precedenti gestioni una eredità importante, che è quella dell’assoluta convinzione di dover promuovere interventi e azioni destinate alle nuove generazioni. Formare i cittadini di domani, educarli ad una maggiore sensibilità fin dai primi anni di scuola, è il vero obiettivo che la società civile deve avere. Questo anno scolastico Sei Toscana ha lavorato in molte scuole del territorio, con lezioni in aula, fornitura di materiali informativi, progetti specifici come Per un pugno di rifiuti, o intervenendo con l’attivazione dei servizi di raccolta dei rifiuti (come ad esempio la raccolta dei piccoli elettrodomestici nelle scuole del comune di Arezzo). Sappiamo che le scuole sono molto attente ai nostri temi e, insieme alle amministrazioni comunali, interveniamo per far sì che l’impegno profuso nella raccolta differenziata si concretizzi nel riciclo effettivo dei materiali.
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