I commercianti del centro storico di Cortona, riuniti ieri per la presentazione del nuovo Regolamento COSAP insieme con Salvicchi e Molesini di Ascom e i tecnici del Comune, sono tornati alle loro attività dopo due ore di discussione con alcuni interrogativi irrisolti e un po’ di amarezza.
Quello che il Regolamento propone non è solo una distribuzione diversa dello spazio pubblico (la nuova regolamentazione di bacheche, tende, dehors, nuove tariffe di locazione aggiornate ecc. ecc.); quello che traspare dalle pagine del documento, approvato a Febbraio in Consiglio Comunale dopo essere passato per la Giunta e prima ancora per una stesura concertata anche in collaborazione con le associazioni di categoria, è un nuovo uso disciplinato degli spazi comuni, attraverso il quale si intende offrire ai cittadini ed ai turisti maggiore vivibilità, sicurezza, decoro.
Non è stato però facile mettere d’accordo le esigenze pratiche dei commercianti con quelle di una città minacciata nella sostenibilità da una recente fioritura indiscriminata di esercizi pubblici legati alla ristorazione e per certi versi disordinata nella offerta “su strada” delle proprie attività.
Il primo punto fondante è che il COSAP, Canone di Occupazione Spazi ed Aree pubbliche, va a sostituire la TOSAP, Tariffa di Occupazione Spazi Pubblici, ed in quanto canone e non tributo è stato modulato, attraverso il Regolamento, sulla base delle esigenze locali.
Il secondo punto incontrovertibile è che, ai fini dell’applicazione del suddetto Regolamento, sono state individuate nel comune 4 aree: Cortona Centro, il resto di Cortona, Camucia-Terontola-Mercatale, la rimanente parte del territorio comunale.
Obiettivo è differenziare le tariffe sul territorio comunale per promuovere le attività commerciali operanti nelle frazioni, tirando il freno laddove l’affluenza turistica, invece, è maggiore per buona parte dell’anno.
Rientrano nell’area “rossa” di Cortona Centro, quella soggetta a più rigorose limitazioni e attenzioni al cosiddetto “decoro”, Piazzale Garibaldi, con un tratto di Via Gino Severini ed un tratto di Via Santa Margherita, Via Nazionale, Piazza della Repubblica, un tratto di Via Ghibellina-Via Guelfa-Via Roma, Piazza Pescaia, Via Benedetti, Piazza Signorelli.
Chiaro è stato il passaggio col quale l’Amministrazione Comunale ha ribadito come le concessioni già autorizzate non decadano se non alla loro scadenza naturale, restando dunque valide fino a tutto il 2020. Questo ha tranquillizzato i commercianti già possessori di titoli autorizzativi.
I tecnici hanno pure assicurato che le concessioni sono state però bloccate per gli esercenti che operano da meno di due anni (tre per gli esercizi di somministrazione e ristorazione), insieme agli incrementi di superficie per gli esercizi attualmente esistenti, “neppure in adiacenza di spazi oggi autorizzati”.
Su questo punto la Confcommercio, a nome dei suoi iscritti, ha espresso il proprio dissenso ribadendo la necessità di prevedere una deroga per le attività non di somministrazione limitando, pure ad un piccolo stand esterno o a una bacheca, l’esposizione di una campionatura dei prodotti in vendita all’interno dell’esercizio.
Col Regolamento viene posto un limite anche alla profondità delle occupazioni che, dal 2020, non potranno superare cm 150 per lo spazio adiacente e prospiciente (per la pubblica strada) e i 6 metri per le tre piazze, Garibaldi, Repubblica, Signorelli.
Dovranno sparire le sedie che alcuni commercianti sono soliti metter fuori dei loro negozi, seppur l’usanza sia consolidata da molto tempo, come confermano e testimonianze fotografiche di un passato cortonese in cui la sedia risultava già come “appendice” esterna dell’esercizio commerciale.
Passando alle note dolenti, relative principalmente all’aumento del canone di locazione del suolo pubblico, il malcontento dei commercianti circa questo inatteso triplicamento del contributo era nell’aria già da tempo ed è stato espresso da molti esercenti anche nell’incontro di ieri. Quello che proprio non è andato giù a commercianti è il non aver previsto già da quest’ anno, insieme all’incremento, anche gli sgravi per i concessionari definiti meritevoli.
Uno sgravio di “almeno il 50%” ha sottolineato Carlo Salvicchi nel suo intervento “per chi garantisce una apertura di almeno 10 mesi all’anno, per chi prevede l’istallazione di sistemi di videosorveglianza all’esterno dei propri esercizi e l’abbattimento delle barriere architettoniche per i portatori di handicap.”
Sono state inoltre chieste delucidazioni a proposito dei 30.000 euro previsti in arrivo nelle casse comunali con la nuova COSAP: questo denaro sarà impiegato a favore di servizi e nuovo arredo urbano, ma per una risposta definitiva e puntuale a questa domanda si attende il confronto diretto con la parte politica.
Piazza Signorelli ha poi sottolineato l’annosa questione del utilizzo “parziale” del suolo pubblico nel giorno del mercato settimanale o in caso di eventi organizzati in piazza ,come il Mix Festival.
Il tema “Tende”, circa la necessità di coprire i tavolini esterni per questioni di igiene, divide la categoria fra chi le ritiene utili e chi invece considera limitanti certe coperture per la visibilità degli altri esercizi.
Sempre dai commercianti l’invito a considerare tra gli interventi a favore del “decoro” cittadino che il nuovo Regolamento si propone, anche la sostituzione delle transenne di divieto di accesso, obsolete e di impatto poco gradevole rispetto a soluzioni alternative possibili, come fioriere movibili e altro.
Le rimostranze sopra elencate non devono però far perdere di vista la premessa alla realizzazione di questo Regolamento, cioè la presa di coscienza condivisa da parte dell’Amministrazione, della cittadinanza, degli operatori commerciali della necessità di un cambiamento di rotta nella qualità dell’offerta di vita nella nostra città, per chi la vive quotidianamente e per i visitatori che la riconoscono in tutto il mondo come patrimonio d’arte.