E’ partito ieri in tutta Italia un censimento “dal basso” del patrimonio edilizio esistente: a lanciarlo il Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio che lo promuoverà in tutti i comuni italiani. Si tratta della prima inchiesta capillare mai realizzata in Italia per quantificare il numero delle abitazioni e degli immobili ad uso commerciale e terziario non utilizzati, vuoti e sfitti. A partire dalla prossima settimana, tutti i Sindaci italiani riceveranno una scheda di censimento (questa) elaborata da amministratori, architetti, urbanisti e professionisti del settore.
Gli enti locali sono chiamati a compilarla entro 6 mesi, restituendo così al Forum la mappa degli edifici sfitti su tutto il territorio nazionale.
L’augurio è che i nostri primi cittadini prestino la loro massima collaborazione, visto che la questione degli edifici sfitti o non utilizzati è di primaria importanza anche da noi, per esempio nei centri storici o in particolari aree (es: quelle montane) ormai abbandonate. Tanti di questi edifici si trovano inoltre in condizioni di degrado.
Avere un quadro della situazione, ad esempio per quanto riguarda un centro storico come quello di Cortona, potrebbe permettere di effettuare scelte più consapevoli e redditizie anche in sede di definizione e rimodulazione dell’IMU. Un’occasione, per quanto il raggio d’azione dei Comuni sia comunque limitato, per una politica che vada in direzione dell’equità sociale, del rilancio di tutte le aree “depresse” e del recupero del patrimonio edilizio esistente.
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L'iniziativa sarà lodevole se poi questi dati non serviranno solo a fini statistici ma avranno ricadute anche sulla salvaguardia ( e il risparmio) del territorio. Non solo montagna e centro storico quindi, ma le grandi frazioni che si espandono, a macchia di leopardo, di immobili residenziali e commerciali spesso incompiuti, sfitti, invenduti.
Credo che i comuni dovrebbero aderire all'iniziativa, anche per evitare di fare piani regolatori sovradimensionati come sta avvenendo per esempio a CHIUSI. Ci sono molti immobili inutilizzati e spazi da recuperare invece si prevede nuova espansione.