Da qualche settimana un’insolita numerazione è comparsa su alcune lastre in pietra della pavimentazione stradale del centro storico di Cortona, lungo “la passeggiata” che da Via Nazionale porta al Duomo, passando per Piazza della Repubblica, Piazza Signorelli e Via Casali .
I più attenti avranno notato i piccoli numeri cerchiati in nero che segnano, in un angolo, alcune pietre del selciato. Qualcuno più mattiniero si sarà trovato pure a passare per le vie del centro nei giorni in cui due operatori del Comune provvedevano a quella “marchiatura”.
Le pietre segnate sono circa una cinquantina. Si tratta di pietre seriamente danneggiate, per lo più spaccate, profondamente scheggiate, causa di pericolosi avvallamenti e fessure che saranno interessate da un intervento di manutenzione straordinaria predisposto dall’Amministrazione Comunale.
Noi quel percorso numerato l’abbiamo seguito, come Hansel e Gretel le briciole di pane. Inutile dire che di pietre che necessitano un intervento di sostituzione e/o manutenzione ne abbiamo contate più di una cinquantina, lungo le vie del centro storico di Cortona.
Ne è cosciente a stessa Amministrazione che parla di interventi manutentivi “…che non sono da considerarsi risolutivi, ma serviranno solo ad attenuare i pericoli maggiori, intervenendo, di volta in volta, sulle situazioni più critiche”
In realtà per alcune strade del centro storico bisognerebbe parlare di rifacimento della pavimentazione e non già di manutenzione straordinaria. Stiamo parlando di quelle strade, dentro le mura, che sopportano quotidianamente un traffico veicolare decisamente “fuori misura” per le loro dimensioni. Fatto di automobili di residenti e di turisti. Ma anche di camion di approvvigionamento merci, a cui si aggiungono le “botteghe” su quattro ruote del mercato ogni sabato, i grossi camion delle Compagnie teatrali e di cantanti e artisti, con il loro seguito di allestimenti di scena per gli spettacoli all’aperto o dentro il teatro Signorelli, quelli diretti al Museo in occasione di nuove Mostre.
Un transito veicolare che insiste su poche vie, sempre le stesse, a cui non è concessa neppure la “tregua” della ZTL.
In particolare Via Casali, Piazza Franciolini, Via Zefferini, Via Roma… e ancora, salendo verso il Poggio e Santa Margherita, Via Maffei, Via Berrettini. Tutte strade che sostengono un transito su 4 ruote giornaliero, sicuramente superiore a quello per il quale erano state concepite e che mostrano i segni di un’usura che va oltre l’intervento straordinario.
Strade che sono attraversate ogni giorno, a piedi, per almeno sei mesi all’anno, anche da centinaia di turisti diretti, in visita d’arte, al Museo Diocesano piuttosto che alla Chiesa di San Francesco o su al Girifalco…. spesso costretti a una stressante gimcana tra auto e buche da scansare