Si è aperta la seconda fase, quella operativa, riguardante il progetto abbracciato dall’Ordine degli Ingegneri e dall’Ordine degli Architetti di Arezzo e riguardante il tema della prevenzione dal rischio sismico. All’indomani della I^ Giornata della Prevenzione Sismica che, lo scorso 30 settembre, ha portato ingegneri e architetti nelle piazze dell’Aretino per consulenze gratuite ai cittadini ecco che i due ordini professionali rinnovano l’appello alla popolazione affinché si adoperino per richiedere visite tecniche informative gratuite presso la propria abitazione.
Fino al 20 novembre, chi lo desidera, potrà prenotare il sopralluogo online a questo link http://www.sismacheck.it/ e attraverso il sito www.giornataprevenzionesismica.it.
“Una visita – sottolinea la presidente dell’Ordine degli ingegneri di Arezzo Beatrice Benelli – Non costa niente ma vale tanto. Come professionisti della prevenzione ci siamo messi a disposizione gratuitamente. Attualmente sono oltre 50 le persone che hanno richiesto il nostro pare di esperti e che incontreremo nel mese di novembre. Ci auguriamo che questa cifra, vista la fragilità dal punto di vista sismico della nostra provincia cresca di numero nelle prossime settimane”.
Fondamentale in questa fase è anche il coinvolgimento degli amministratori di condominio: sono loro che dovranno fare la richiesta di sopralluogo per immobili con più di 8 unità.
“In un’ottica di collaborazione, abbiamo già promosso un incontro di approfondimento con ANACI al quale hanno partecipato il presidente nazionale Ing. Burrelli, i rappresentanti regionali e provinciali dell’associazione e numerosi amministratori operanti nel nostro territorio. Provvederemo ad inviare ulteriori informative e a fornire l’assistenza necessaria nelle fasi di prenotazione e gestione dei sopralluoghi”
La visita è completamente gratuita e le finali dell’iniziativa sono da rintracciarsi tutte nella volontà di diffondere ad ampio spettro una cultura della prevenzione più mirata e consapevole.
La mappa della provincia di Arezzo
Il territorio nazionale è diviso in 4 zone sismiche a pericolosità crescente (zona 1: rischio alto; zona 4: rischio basso)
La provincia di Arezzo dal punto di vista del rischio sismico vede 14 comuni classificati come zona tre (rischio basso) e 24 in zona due (rischio medio).
(La mappatura è stata fatta prima dei referendum di fusione dei comuni di Pratoveccchio-Stia, Castelfranco-Pian di Scò e Laterina-Pergine Valdarno).
Le stesse classificazioni che hanno identificato, rispettivamente, le province Reggio Emilia e Modena (sisma del 2012) e il Centro Italia (sisma del 2016).
Arezzo – Classificazione zona 2 (rischio medio).
Casentino La vallata a nord della provincia di Arezzo si compone di territori in zona 2 dove si trovano: Capolona, Subbiano, Chiusi della Verna, Poppi, Ortignano Raggiolo, Pratovecchio-Stia, Chiusi della Verna, Castel San Niccolò, Montemignaio.
Valtiberina
La vallata è forse il territorio più fragile dal punto di vista del rischio sismico in terra di Arezzo. I comuni in zona 2 sono: Sansepolcro, Caprese Michelangelo, Pieve Santo Stefano, Sestino, Badia Tedalda, Anghiari e Monterchi.
Valdarno
La vallata essenzialmente si trova in zona 3, quindi a basso rischio sismico. Nonostante questo, gli episodi che hanno riguardato l’Emilia Romagna nel 2012 si sono verificati proprio in territori con la stessa classificazione di rischio sismico.
Valdichiana
Cortona, Castiglion Fiorentino, Marciano della Chiana e Foiano della Chiana sono i comuni classificati in zona 2 mentre gli altri appartengono alla zona 3.