Una buona notizia per i cittadini della Valdichiana arriva dall’Ospedale di Comunità di Nottola dove, lune
L’aumento dei posti letto dell’Ospedale di Comunità di Nottola, stabilito nei Patti Territoriali fra ASL e Conferenza dei Sindaci in attuazione della Delibera della Giunta Regionale Toscana 1235 del 2012, è stato possibile grazie all’assunzione di personale aggiuntivo dedicato all’assistenza che proprio in questi giorni sta completando la formazione specifica per operare nella struttura.
All’inaugurazione del 19 giugno (presso Ospedale di Comunità/Hospice a Nottola, 3° piano scala B) saranno presenti Simona Dei – Direttore Sanitario ASL Toscana Sud, Est, Roberto Pulcinelli – direttore Società della Salute Valdichiana Senese, Rosa La Mantia – Direttore Presidio Ospedaliero, Giovanni Becattini – Direttore UOC Continuità Assistenziale Infermieristica, Roberto Falomi – Coordinatore AFT 8, Luciano Valdambrini – Coordinatore AFT 7, Stefano Scaramelli- Presidente Terza Commissione Sanità Regione Toscana e il Presidente Società della Salute Valdichiana Senese Andrea Rossi.
Ospedale di Comunità: come si accede e a chi si rivolge
Il ricovero presso l’Ospedale di Comunità è richiesto dal medico di Medicina Generale, direttamente o dopo segnalazione del medico ospedaliero se il paziente è ricoverato in Ospedale.
E’ una struttura dedicata ai malati con patologie croniche riacutizzate, persone temporaneamente senza adeguato supporto familiare, malati con compromissione generale per patologie evolutive e non, pazienti affetti da patologie in fase terminale che ancora non richiedono il ricovero in hospice, pazienti trasferiti da reparti ospedalieri per proseguire le cure in attesa di organizzare il rientro a domicilio.
Le persone ricoverate hanno già una diagnosi nota, viene garantita l’assistenza infermieristica sulle 24 ore, l’assistenza medica è erogata con visite programmate dal medico di famiglia del paziente. I farmaci ed i presidi vengono erogati direttamente dalla struttura.
La permanenza nell’Ospedale di Comunità ha una durata media di 14 giorni, che viene concordata al momento del ricovero. In particolari condizioni di disagio, il ricovero si può prolungare fino ad un massimo di 30 giorni.