Nessun addobbo, niente luci intermittenti, nulla che richiami la festa più importante dell’anno. L’atmosfera del Natale non abita ancora il centro storico di Monte San Savino e la sua assenza diventa un “caso” tra il Comune e i commercianti locali. Nessuno scontro tra le parti, visto che si sta facendo il possibile per arrivare ad un accordo basato sul buonsenso. Per una zona che rischia di svuotarsi di residenti, attività e servizi, l’assenza dell’atmosfera natalizia rappresenta un vero pugno nello stomaco sia agli occhi dei savinesi – i commercianti in particolare – che di coloro che visitano la piccola cittadina della Valdichiana.
L’imperativo del Comune è però quello di tagliare tutte le spese superflue e ridurre quelle necessarie. Nel Palazzo di Monte si sta ancora discutendo se togliere o meno la voce in bilancio relativa alle spese per gli addobbi e le luci durante le festività e trovare una soluzione è un impegno a carico degli esercenti, i quali stanno vagliano tutti i preventivi delle aziende che si occupano di installare gli impianti elettrici, alla ricerca di quello più basso. Il Comune infatti, garantisce l’allacciamento alla rete elettrica pubblica, le luci – al cui acquisto contribuirono l’anno precedente anche i commercianti – e il pagamento della “bolletta”. Il problema di un centro storico illuminato a festa è stato sollevato da tempo dai savinesi che un paio di settimane fa chiesero anche l’intermediazione di “Monte Servizi”, la società compartecipata del Comune, per far cambiare idea al Commissario Lorenzo Abbamondi, che appariva inflessibile nella decisione di togliere la voce a bilancio. Qualcosa si è mosso, in virtù del fatto che la spesa per addobbare il centro storico non oltrepasserebbe i 2500 euro. Nonostante la cifra non eccessiva, il rischio che il centro storico non venga illuminato a festa c’è ed è reale