L’obiettivo di una viticoltura di qualità associata a pratiche di vinificazione nel massimo rispetto delle uve e dell’ambiente vengono continuamente perseguite dalla Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino di Ponte Chiani (Ar), che riesce sempre a confermarsi su mercati nazionali ed internazionali, grazie alla qualità dei suoi prodotti. “Siamo alla fine del mese di agosto e tutta la produzione risulta commercializzata e a prezzi remunerativi di tutto rispetto – esordisce Massimo Peruzzi (nella foto a destra con al centro Carelli, Exoprt Manager in Russia e l’enologo Iseppi) Presidente della Cantina dei Vini Tipici dell’Aretino – il Consiglio di Amministrazione sta deliberando puntualmente, come sua consuetudine, l’erogazione del secondo acconto uve conferite 2012 con un aumento del valore di circa il 30% in più rispetto al 2011, indistintamente per tutte le uve conferite.
Inoltre, gli Amministratori, insieme alla Direzione della Cooperativa, stanno chiudendo i conteggi relativamente al bilancio 31 agosto 2013, dove, in base alla situazione contabile ed amministrativa, si prevede un incremento medio del valore sulle liquidazioni dal 25 al 30% in più, secondo le tipologie di prodotto per tutte le uve conferite 2012 rispetto alla precedente vendemmia”. In merito alle prospettive della campagna vendemmiale 2013 interviene l’enologo Gianni Iseppi: “L’andamento climatico 2013 è stato caratterizzato da abbondanti precipitazioni invernali e primaverili, che hanno condizionato lo stato fitosanitario della vite e la crescita dei germogli, con fioriture e allegagioni scalari. In alcune zone, in particolare su vigneti giovani della cultivar Sangiovese, si è notata una irregolarità nella differenziazione delle gemme con conseguente mancanza di grappoli, effetto di una condizione di stress idrico registrata nell’estate 2012. Da segnalare nelle varie fasi vegetative attacchi di peronospora che hanno messo a dura prova la professionalità dei nostri viticoltori, costantemente seguiti e consigliati dall’esperto Agronomo della Cantina Dottor Guido Fatucchi. Dopo la prima decade di luglio le temperature sono aumentate e l’invaiatura è iniziata con 10/15 giorni di ritardo rispetto alle ultime campagne e ancora ad oggi in alcune zone non è completata. Le escursioni termiche fra notte e giorno risultano ottimali in queste ultime fasi vegetative. Considerando un ritardo di 10/15 giorni, se l’andamento climatico ci darà una mano, avremo una vendemmia interessante sia per i bianchi che per i rossi, con un buon patrimonio aromatico e polifenolico. La produzione per le nostre zone dovrebbe essere di circa il 5/10% più rispetto al 2012 con qualità buona e punte di ottimo. Le richieste e le quotazioni delle uve e dei vini di qualità in Toscana risultano sempre sostenute”.
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