Trasformare la rabbia del 2011 in entusiasmo. È questo il primo obiettivo che Porta Romana si è autoimposta ormai da mesi. Sullo sfondo del giubilo di Porta Fiorentina in festa, chi non si accorse che molti rionali giallorossi si lasciarono scappare anche alcune lacrime di vera disperazione? Non c’è da vergognarsi, è la bellezza del Palio. Dodici lunghi mesi per smaltire una delle più grandi delusioni paliesche dal 1977 ad oggi, e forse non bastano. Serve una vittoria, subito, per il riscatto.
“L’atmosfera nel rione è ottima, ci sono grandi aspettative e ci siamo attrezzati per far sì che questa sia la volta buona” racconta Andrea Tenti, da alcuni anni responsabile della Commissione Palio del terziere giallorosso. “Dopo l’amarezza del giugno scorso, il gruppo è rimasto unito e voglioso più che mai di riscatto”. Per chi non si ricordasse, l’anno scorso Porta Romana era la superfavorita del lotto. Si affidò alla coppia Caria-Virginio Zedde per riportare in San Lazzo il cencio che mancava sì da due anni appena, ma quel Palio del 2009 era sembrato ai più quasi un’amichevole. Invece andò tutto storto. “Quello di domenica prossima è un Palio già sofferto dalla nascita” dice Tenti, “per via delle note vicende legate al Comune. Comunque i rioni hanno dimostrato tutti grande volontà di non far interrompere l’evento, e da parte nostra ci teniamo a ringraziare sia la Proloco che il Comune”. Secondo Tenti, queste premesse “fanno pensare a un Palio tutti contro tutti, perché i rioni ci hanno messo la faccia per organizzarlo e tutti vogliono vincerlo”.
Porta Romana punterà su Massimo Columbu, che proprio per essere in pista il 17 giugno sta “forzando” i tempi di recupero dopo la brutta caduta al Palio di Bomarzo, e che Tenti definisce “il fantino di contrada”. Sul secondo fantino invece girano voci di paese che se venissero confermate avrebbero del clamoroso. Per quanto riguarda i cavalli, i giallorossi hanno ingaggiato Nanneddu, un baio visto in forma a Fucecchio, della scuderia di Alessio Migheli, e Farsalo, di proprietà di Jonathan Bartoletti.
Da alcuni mesi Tenti è affiancato nel suo lavoro anche da Massimiliano Lachi, che, contattato telefonicamente, ha voluto intervenire su un argomento spinoso. “Quando vivi il Palio da dentro, ti accorgi di come ancora Castiglioni sia troppo vincolato al Palio di Siena. A partire dai cavalli per finire ai fantini: c’è tutto un gioco di alchimie e meccanismi che ci rendono la vita impossibile, sono i fantini che dettano le condizioni a noi, non viceversa. Noi di Porta Romana stiamo portando avanti una politica per cercare di svincolarci”. Anche perché, secondo Lachi, è prioritario ingaggiare fantini che siano fedeli alla causa. Potrebbe essere un riferimento implicito al comportamento fra i canapi di Caria e Zedde?
Intanto, come gli altri due rioni, anche Porta Romana organizzerà da lunedì a sabato delle iniziative di aggregazione in attesa del Palio presso piazza del Collegio e sotto le Logge. Si terrà invece in piazza della Collegiata la cena propiziatoria di sabato 16 giugno, cena a cui Porta Romana aspira di rompere ancora il muro delle 600 presenze.
Per concludere, ricordiamo che domani sera alle 21 in piazza del Municipio saranno di scena i Giochi di musici e sbandieratori. È il primo atto “bellico” in vista della disfida paliesca. Il tempo delle chiacchiere è finito, da ora in poi si fa sul serio.