Forse nemmeno gli stessi supporters arancioverdi ci credevano davvero. Con il 12esimo Palio in bacheca, Porta Fiorentina allunga come rione più vincente a Castiglion Fiorentino e zittisce coloro i quali (cioè tutta la piazza) che la davano per perdente. Un Palio incredibile, un Palio che – per la prima volta dopo anni – viene vinto dalla contrada meno accreditata. Ma, come si suol dire nel gioco del calcio, più che vincerlo Porta Fiorentina questo Palio l’ha perso Porta Romana.
Dopo le notti brave di sabato sera e un corteo storico già carico di nervosismo (i musici di Porta Fiorentina hanno girato le spalle alle esibizioni degli avversari in segno di protesta), i cavalli sono scesi sul tufo di Piazzale Garibaldi in netto ritardo sulla tabella di marcia. Il motivo? Forse, riempire il Parterre che solo dopo le 19,30 passate registrava un buon colpo d’occhio. Ai canapi si sono presentati, nell’ordine stabilito dal sorteggio, Porta Fiorentina, Porta Romana e Cassero. Nello specifico: Gianluca Mureddu (Filuferro) su Melissa Bella, Francesco Caria (Tremendo) su Grein, Martin Ballestreros (Pampero) su Encantado, Andrea Chessa su Ilon, Virginio Zedde (Lo Zedde) su Freelander e infine Walter Pusceddu (Bighino) su Fogosu. Mossa lenta, lentissima, anche noiosa rispetto al clima elettrico di 12 mesi fa. Caria impedisce di far girare il cavallo di Mureddu, Pusceddu non stacca gli occhi da Chessa. Gli unici attimi di tensione li crea proprio Ilon che scalcia a più non posso: quando colpisce sul posteriore di Fogosu, il mossiere decide di far partire il secondo cavallo arancioverde in seconda fila. La visita veterinaria a Fogosu allunga i tempi, mentre il sole va giù e gli animi in piazza si caricano di adrenalina. Al ritorno nel Parterre di Pusceddu, sospiri di sollievo da parte dei contradaioli del Cassero. Seguono due mosse false, e soprattutto segue un’improvvisa agitazione del mossiere che oggettivamente non riesce a farsi rispettare: ordina ammonizioni a destra e a manca (alla fine se ne contano ben sette), ma l’allineamento non si trova. I due marcamenti evidenti (Pusceddu su Chessa e Caria su Mureddu) creano una situazione di stallo che sarebbe durata a sfinimento: forse solo per evitare il rinvio a domenica prossima, il mossiere convalida una mossa molto dubbia. Parte forte Mureddu, dietro Caria e Pusceddu. Pampero tira le redini in un tentativo disperato di convincere il mossiere ad annullare la mossa. Bighino (visibilmente furibondo) affianca Tremendo, e questa lotta avvantaggia nel secondo giro Mureddu che sembra avviato alla vittoria. Poi il cavallo di Porta Fiorentina sembra cedere, e nel finale Caria ritenta l’attacco, ma sul tondo di Piazzale Garibaldi è pressoché impossibile superare. Porta Fiorentina in trionfo a quattro anni di distanza dalla vittoria di Alessandro Chiti nel 2007.
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