Visita di cortesia del primo cittadino di Cortona all’ospedale della Fratta. Stamani Luciano Meoni insieme all’assessore alla Sanità Silvia Spensierati e al vice presidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Casucci, ha incontrato alcuni operatori sanitari del «Santa Margherita», presente anche la direttrice del distretto sanitario Valdichiana aretina, Anna Beltrano.
«Una visita di cortesia per fare gli auguri di buone feste e per complimentarmi con tutti gli operatori sanitari per il lavoro che stanno portando avanti», dichiara il sindaco. Gli esponenti istituzionali hanno incontrato il personale sanitario al primo piano, dove si trova il reparto di Cardiologia, mentre l’area di cure intermedie Covid19 della Fratta si trova al piano superiore. «Dobbiamo sottolineare l’impegno di tutto il comparto sanitario locale per fronteggiare questa emergenza – dichiara il sindaco – ma dobbiamo altresì ricordare anche il lavoro quotidiano per la garanzia dei servizi e delle prestazioni essenziali del nostro ospedale, un ringraziamento particolare va a tutti coloro che come avvenuto durante i giorni di Natale e durante le prossime festività, continueranno a svolgere il servizio dei tamponi drive in, senza mai fermare il processo di tracciamento e quindi le azioni di contrasto al diffondersi della pandemia».
Ma dopo i doverosi ringraziamenti, Meoni ha anche raccolto e manifestato le preoccupazioni della cittadinanza e degli operatori sanitari riguardo il futuro del presidio ospedaliero che interessa anche gli altri Comuni del distretto della Valdichiana aretina.
«Abbiamo fatto e stiamo facendo la nostra parte nella lotta al Coronavirus – prosegue Meoni – ma non ci dimentichiamo degli impegni che abbiamo chiesto ad Asl e Regione Toscana. Vogliamo il potenziamento del reparto di Cardiologia, della Chirurgia e Ortopedia complessa, oltre che della Medicina. Vogliamo che l’ospedale Santa Margherita torni attrattivo per professionisti, giovani ed esperti, crediamo che la ‘lezione’ del Covid19 sia stata importante e che abbia riaffermato inequivocabilmente come la sanità si faccia nei territori, con servizi vicini ai cittadini e anche con i piccoli ospedali. Spetta a chi detiene il pallino della regia delle politiche sanitarie fare in modo che le parole non restino nell’aria ma si traducano in azioni concrete per il futuro del nostro ospedale. Noi – ha concluso Meoni – non arretreremo di un millimetro».
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