Un patto tra Asl Toscana sud est e sindaci per rilanciare l’ospedale della Valdichiana. E’ stato presentato questa mattina dal direttore generale Antonio D’Urso e dal presidente della Conferenza dei Sindaci Luciano Meoni.
Il piano, che è ancora in fase di integrazione con proposte da parte degli operatori che ci lavorano, prevede dal mese di gennaio una serie di azioni per aumentare l’attività e quindi il numero di accessi e ricoveri in ospedale.
Tra le priorità del piano di rilancio, c’è la necessità di “sfoltire” le liste di attesa in Oculistica. “Passiamo da 1 seduta chirurgica a 3 sedute ogni settimana – ha confermato D’Urso – Non è possibile che per sottoporsi ad un intervento di cataratta si debbano aspettare 8 mesi. Per questo abbiamo assunto l’impegno di incrementare l’attività”.
Per quanto riguarda l’Ortopedia, arriverà una geriatra che entrerà a far parte del percorso orto-geriatrico, dando un contributo importante nel trattamento dei pazienti anziani. Inoltre sarà ripristinata l’attività chirurgica per la frattura del femore nelle 24/48 ore.
“Infine – ha sottolineato il direttore generale – ribadisco che il robot rimane qui. L’equipe dei chirurghi sta lavorando intensamente per tornare ai numeri storici e la presenza del robot è un importante richiamo anche per i giovani professionisti”.
La Fratta sarà utilizzata anche per i casi di traumatologia minore provenienti da Arezzo o Nottola. In questo modo, non solo l’ospedale aumenta l’attività ma le liste di attesa si accorciano. Stesso discorso per la Ginecologia. A inizio 2020, arriverà un ginecologo che garantirà l’attività in essere e sarà di “rinforzo” per la Ginecologia di Arezzo, che invierà in Valdichiana le pazienti con determinati requisiti.
Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, tutto è pronto per i lavori di ristrutturazione che prenderanno il via a metà gennaio per terminare ad aprile, con un investimento di 140 mila euro. Inoltre è già previsto un medico in più a partire dal mese di marzo. Infine, da gennaio prenderà il via anche l’attività di Medicina Rigenerativa. Clinicamente la terapia rigenerativa permetterà di trattare i pazienti con patologie osteomioarticolari degenerative e traumi sportivi; di accelerare processi cicatriziali e/o riparativi post-chirurgici in ferite difficili e in fistole cutanee oltre che in casi di ulcere cutanee e ustioni. Inoltre potrà essere applicata anche alle attività di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita)”.
“La funzione principale di uno stabilimento come quello della Fratta è di dare una serie di risposte ai cittadini, ma non tutte le risposte come alcuni pensano perché si tratta di un ospedale che rappresenta il riferimento per i cittadini della Valdichiana Aretina – ha concluso D’Urso – Quindi, deve soprattutto prendere in carico il paziente cronico, integrando i percorsi ospedalieri con quelli territoriali. Da questo punto di vista, abbiamo deciso che il direttore della Zona Distretto Anna Beltrano si sposterà fisicamente in ospedale, perché questo ci consente un maggior coordinamento e sarà un punto di riferimento aggiuntivo per pazienti e cittadini. Confermo l’attenzione massima dell’Azienda nei confronti dell’ospedale della Fratta e stiamo lavorando in sinergia con i sindaci per raccogliere le istanze dei cittadini”.
“Devo ringraziare pubblicamente il dottor Antonio D’Urso, direttore generale, persona attenta al territorio – ha dichiarato Meoni – Durante i vari incontri che abbiamo avuto, ha sempre ascoltato la Conferenza dei sindaci, della quale mi onoro di essere il presidente. L’ospedale della Fratta deve tornare a offrire un servizio adeguato alla vastità del territorio. Il primo passo sarà il rinnovamento del pronto soccorso, con ambienti adeguati e fruibili, così come lo snellimento delle liste di attesa. I reparti torneranno al lavoro e spetta a noi tutti trasmettere fiducia per quanto riguarda il buon funzionamento della struttura. Oggi, purtroppo, dopo anni di critiche, la Fratta è scesa ai livelli minimi. Noi amministratori, insieme al buon lavoro della dirigenza e a quello di tutti gli operatori, abbiamo un obiettivo impegnativo ma raggiungibile: quello di riportare il presidio ospedaliero ai livelli di efficienza iniziali. Un territorio vasto come il comune di Cortona, sommato agli altri comuni del bacino di utenza, richiedono la presenza di un ospedale funzionale. La nuova dirigenza ha dimostrato un notevole attaccamento al territorio e sono convinto che la Fratta tornerà a essere una struttura di eccellenza”.