Il Prefetto di Arezzo Clara Vaccaro ha dato indicazione a tutti i Sindaci della provincia affinchè ritirino le ordinanze “anti-botti” di Capodanno emesse in questi giorni. La cosa si era vista in vari Comuni, dal capoluogo fino anche in Valdichiana. Le ordinanze stabilivano distanze da abitazioni e luoghi pubblici entro le quali veniva fatto divieto di accendere fuochi e petardi, ma la decisione del Tar del Lazio di sospendere un’ordinanza sullo stesso tema emessa dal Sindaco di Roma Raggi ha creato un “effetto domino” che ha consigliato una sospensione dei provvedimenti.
Il primo Comune ad adeguarsi è stato Cortona che ha subito comunicato il dietro front, sostituendo il tutto con un appello al buon senso, così come fece nel 2016 il Sindaco di Marciano Barbagli, distinguendosi da altri Sindaci in Valdichiana (ne parlammo in questo articolo).
Nel merito la questione sarà discussa al tribunale regionale del Lazio il 25 gennaio
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L'ordinanza del Sindaco di Roma era in toto "distante" per i contenuti da quella di Cortona. Ogni commento è superfluo
Su questo si può discutere, mentre è un dato di fatto l'invito rivolto dal Prefetto a tutti i Sindaci.
Ciò autorizza a mio avviso far valere il discorso da me già scritto nel 2015, ossia che le ordinanze sindacali, per quanto lodevoli e apprezzabili, sono sostanzialmente superflue