“1738. La scoperta di Ercolano. Marcello Venuti: politica e cultura fra Napoli e Cortona” è il titolo del progetto espositivo che rientra in un più ampio disegno scientifico che ha come protagonisti l’Accademia Etrusca di Cortona, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli-MANN, la Biblioteca del Comune e dell’Accademia Etrusca di Cortona, il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona-MAEC e il Comune di Cortona.
E’ in programma all’interno delle sale espositive del MAEC dal 1 marzo al 2 giugno 2019.
Cortona conferma così la sua dimensione internazionale mettendo a segno una straordinaria mostra con un altro Museo d’eccellenza europeo quale il MANN di Napoli diretto con successo da Paolo Giulierini le cui doti professionali sono state apprezzate in passato anche nel ruolo di direttore del MAEC.
“Siamo estremamente felici e orgogliosi di poter proporre al grande pubblico questo progetto culturale che porta con sé anche un grande valore scientifico, spiega il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri. “Si tratta della quinta grande mostra internazionale realizzata in soli 10 anni in città: nel 2008 con il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, nel 2011 con il Louvre e nel 2014 con il British Museum di Londra e nel 2016 ancora con il Louvre”.
La scelta di onorare la figura di Venuti rappresenta un trait d’union importante tra i due Musei.
280 anni fa Marcello Venuti fu incaricato dal Re di Napoli (1738) di curare le collezioni farnesiane e di sovrintendere agli scavi di Ercolano. A Cortona Venuti è stato un uno dei fondatori dell’Accademia Etrusca e attento esponente e divulgatore.
La sua vicenda biografica tra Cortona e Napoli, tra scavi e pubblicazioni, tra Granducato di Toscana e la corte borbonica sarà raccontata da una scelta di materiali e documenti nella maggior parte dei casi presentati a Cortona per la prima volta.
“Venuti con la sua personalità e le sue azioni ha dimostrato che con la cultura e la seria e costante preparazione intellettuale si possono raggiungere risultati altrimenti impossibili – spiega il Vice Lucumone Paolo Bruschetti – un principio questo di grande modernità e quanto mai valido ancora oggi. La mostra-evento apre le manifestazioni in programma da qui a pochi anni per celebrare i tre secoli di vita dell’Accademia cortonese, sorta nel 1727, e di fatto chiude le manifestazioni previste per il 2018, anno europeo del Patrimonio culturale”.
La realizzazione della mostra sarà preceduta, a partire dal 1 gennaio 2019 da una gustosa anteprima.
In occasione del bellissimo appuntamento con la Colazione al Museo in programma al MAEC proprio il primo giorno dell’anno nuovo, sarà scoperta al pubblico la prima opera della collezione proveniente dal MANN.
Si tratta del “Tripode con sfingi” pezzo in bronzo della prima metà del I sec. d.C.di indubbia bellezza proveniente proprio dagli scavi ercolanesi.
Il tripode, destinato a contenere un braciere, è composto da una struttura complessa e articolata, caratterizzata da una ricca decorazione di alto livello artistico.
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