Si è insediato ieri sera il nuovo Consiglio Comunale di Monte San Savino, eletto nella tornata delle elezioni amministrative dello scorso 11 Giugno.
Composto da 12 membri, oltre al Sindaco Margherita Scarpellini, raccoglie i consiglieri eletti del gruppo di maggioranza “Per Monte San Savino” (8) e i gruppi di minoranza “52048 Orizzonti Comuni Lista Civica” (2) e “RinasciMonte” (2)
Il Sindaco, prestato il giuramento, ha poi comunicato i nomi dei componenti della nuova Giunta Comunale e le relative deleghe loro assegnate:
MARZIO PAGLIAI (VICE-SINDACO): Bilancio e tributi, patrimonio, personale, politiche per la valorizzazione del centro storico
ERICA RAMPINI: Politiche sociali, Scuola, Politiche Giovanili, Pari opportunità, Ricerca fondi nazionali ed europei
ALESSIO CLEMENTE MAINA: Lavori pubblici e manutenzioni, politiche ambientali e beni comuni, sport e tempo libero
NICOLA MEACCI: Politiche economiche e produttive, terzo settore e associazionismo, società partecipate, Polizia municipale e protezione civile
Il Sindaco Margherita Scarpellini mantiene le deleghe agli affari generali, all’urbanistica, alla cultura, al turismo e valorizzazione del territorio
I capigruppo scelti dalle compagini presenti in Consiglio sono Ilaria Vanni “Per Monte San Savino”, Gianni Bennati per “52048 Orizzonti Comuni Lista Civica” e Marcella Luzzi per “RinasciMonte”.
Come da ordine del giorno sono stati eletti anche i presidenti delle Commissioni Consiliari permanenti: per la prima commissione (Statuto – personale – organizzazione – bilancio finanze e tributi) il Presidente è Simone Romanelli, per la seconda commissione (Territorio) la Presidente è Martina Lachi mentre la terza commissione (Politiche sociali) sarà presieduta da Damiano Petroni
Di seguito il testo del discorso di insediamento del Sindaco Margherita Scarpellini:
Cittadine e cittadini, Consigliere e Consiglieri,
l’emozione che provo oggi è davvero grande, molto più grande di quella di cinque anni fa.
Nel mio discorso di insediamento del Giugno 2012 dissi di sentirmi consapevole di quelle che erano le difficoltà che mi accingevo ad affrontare. Devo però sinceramente ammettere che quella consapevolezza che credevo di avere era in realtà molto parziale.
Essere il Sindaco di una comunità, specialmente in anni come questi, è infatti una missione molto più difficile di quello che si possa immaginare prima di viverla davvero. E’ un compito che richiede una dedizione assoluta e spesso neanche quella è sufficiente per riuscire a intervenire su tutti i bisogni esistenti, per risolvere tutti i problemi che si presentano, per garantire le risposte che i cittadini meritano. E’ un’esperienza forte, totalizzante, assolutamente unica. E’ davvero un “mestiere” difficile, per il quale l’impegno sembra non bastare mai.
Credo però che nei 5 anni trascorsi di strada la strada percorsa sia stata molta e anche formativa.Non tutto è stato perfetto, ma la promessa che feci ( “lavorare con serietà, coscienza, trasparenza, rispetto, conoscenza e buon senso”) ho cercato di mantenerla. Credo che i cittadini l’abbiano apprezzato, con il loro consenso di cui li ringrazio. Credo che abbiano constatato che il Comune è tornato a essere presente, anche in ambito sovracomunale, e che tutti insieme siamo ripartiti in direzione del futuro, per una Monte San Savino di nuovo protagonista.
E’ su questa direzione che continuerò a lavorare, con le energie nuove di una squadra che, come potete vedere guardando gli scanni di questa maggioranza, è stata ampiamente rinnovata e trae la sua forza nel mettere insieme l’entusiasmo dei giovani e l’esperienza dei meno giovani.
La coscienza e la visione d’insieme acquisita in questi 5 anni, unita alle nuove idee per il futuro, sono le basi su cui ci appoggiamo per continuare un lavoro che non si è mai fermato.
“Attenzione alla persona” è un’espressione che uso spesso per tentare di sintetizzare, parzialmente, l’idea che ci anima. La persona intesa nel più ampio spettro dei bisogni che ogni essere umano che vive all’interno di una comunità può avere, dai bisogni materiali a quelli spirituali. Ecco quindi il nostro operare sulle esigenze dei cittadini, che tenta di essere il più globale e completo possibile, partendo dal frangente sociale e arrivando fino a quello del lavoro e della cultura. Senza cultura non esiste sviluppo.Un’altra base di lavoro è poi l’apertura al mondo e alla modernità. In questo vogliamo rifuggire il più possibile gli atteggiamenti chiusi, i campanilismi, le divisioni e le piccolezze: la storia della nostra comunità, la grandezza dei nostri avi, lo splendore dei secoli passati di cui abbiamo ancora oggi infinite testimonianze, il fatto di essere una città (come dimostra la corona sul nostro stemma comunale di cui ci possiamo fregiare sin dagli anni ’90) ci richiama a un atteggiamento più coraggioso, sensibile, persino ambizioso, fatto di confronto, scambio, dialogo, tolleranza.
Prima di chiudere voglio ricordare a tutti (agli assessori, ai consiglieri di maggioranza e di minoranza) che il ruolo che ricoprono li obbliga a comportarsi con profondo senso civico. E’ dovere di tutti gli eletti saper rappresentare l’intera comunità, ascoltare tutti e servire tutti. E’ necessario farlo in modo responsabile, senza personalismi, pregiudizi e superficialità. Ciò non significa essere sempre d’accordo su tutto o non fare opposizione, ma farla in modo corretto.La mia grande speranza è che al lavoro mio e della Giunta, della quale posso garantire la serietà, la competenza, la passione e la presenza, nel rispetto delle leggi e delle Istituzioni, corrisponda un rinnovato impegno civile e morale di tutti i cittadini.
Nel chiudere questo discorso di insediamento auguro un proficuo lavoro al Consiglio tutto, quale segnale del profondo senso del dovere dovuto nei confronti della nostra comunità.
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