Il progetto di “Terna” di costruzione dell’elettrodotto “Monte San Savino-Santa Barbara”, ha fatto molto parlare di sé – e ancora lo farà – tanto da far nascere il Comitato dell’“Alta tensione” dell’Associazione Valdambra e la Commissione paesaggio presieduta dall’architetto Sergio Bianconcini di Monte San Savino. Il progetto prevede 80 km di linee elettriche nuove e contemporaneamente la sostituzione di 100 km di vecchi cavi, tra Valdichiana, Valdarno e area chiantigiana. I comuni interessati sono ben sei: lo stesso Monte, Civitella della Chiana, Bucine, Cavriglia, Montevarchi e Castelnuovo Berardenga
Nel corso degli ultimi mesi si è dibattuto molto sui problemi di salute in relazione ai campi elettromagnetici, sulla modifica del paesaggio e suoi costi, soprattutto in termini turistici. Per quanto riguarda la Valdichiana, dalla nuova stazione elettrica di Monte San Savino partirebbero quattro linee , due della potenza di 380 chilovolt e due da 132 chilovolt, per quanto riguarda i raccordi a linee esistenti. I tralicci hanno un’altezza che va dai 49 ai 58 metri e si estendono per diversi chilometri, sia sia nella valle dell’Esse, verso San Pancrazio, sia verso Foiano.
La prima richiesta del Comitato è stato l’interramento delle linee a 380 chilovolt. “Terna”, che recentemente ha depositato il progetto presso il Comune savinese, ha accolto la proposta solo in modo parziale, con l’interramento della linea a 132 chilovolt.
“La società – fa sapere Bianconcini della ‘Commissione paesaggio’ – provvederà a mascherare la stazione elettrica sotto Spoiano con interventi di mitigazione ambientale, ossia con la costruzione di collinette artificiali poste a perimetro dell’impianto, sulle quali verrebbero piantate essenze arboree locali sempreverdi. Altrettanto avverrà lungo la Grosseto–Fano nel tratto di visibilità della stazione elettrica, questo al fine di rendere permanente il mascheramento”.
La variante di “Terna” è però stata accolta, anche se con delle condizionali, solo da due Comuni su sei, vale a dire Monte San Savino e Civitella, seppur quest’ultima si sia vista respingere la propria richiesta: quella di spostare da Spoiano verso Marciano la stazione elettrica, in modo che l’elettrodotto cammini a fianco dell’autostrada del Sole. “In questo caso però – spiega Bianconcini – Terna dovrebbe rivedere completamente il progetto, portando la linea a 380chilovolt ad attraversare la zona industriale di Monte San Savino con grave danno ambientale e per la salute di quanti lavorano nella zona, motivo per cui dovrebbe interrare almeno 5chilometri di linea”.
Il parere definitivo spetta comunque alla Regione e in seguito ai Ministeri competenti, anche perchè si attendono nuovi sviluppi in virtù del parere attualmente contrario degli altri quattro comuni coinvolti nel progetto.
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