A Montagnano non ci sono più dispute con gli animalisti o con la Lav, non si vede più la superba nana fare sfoggio di sé sui carretti dei quattro rioni del borgo in gara, sempre pronte a volare via alla prima scossa, ma la Sagra della nana (in pieno svolgimento e prossimo appuntamento da giovedì 19 a domenica 22 settembre) è sempre un appuntamento al quale non si può mancare.
Giunta alla sua 47^ edizione, la Sagra della nana di Montagnano è ormai diventata una delle kermesse culinarie più seguite nel variegato panorama degli appuntamenti ludico-culinari dell’Italia centrale.
Il motivo è semplice: solo qui si può degustare la ormai famosa nana al forno “impillottata” (il modo di condire la nana prima di essere messa in forno dalle massaie locali) preparata come lo facevano le nonne del territorio.
Nel menu, poi, non mancano anche gli altri prodotti gastronomici della zona, senza dimenticare i vini di ottima qualità, ideali per accompagnare, oltre alla nana le tagliatelle servite su piatti di coccio, i ‘crostini neri’, bistecche e rosticciane.
La comunità montagnanese è più unita che mai in questi giorni di festa, con i più anziani (e più esperti) impegnati nelle cucine e i più giovani in servizio tra gli stand.
La sagra della nana non è solo gastronomia, ma prevede anche tutta una serie di avvenimenti che vanno dallo spettacolo, al ballo, allo sport, al folclore, splendidi giorni ricchi di tradizione, cultura e piaceri del palato, grazie alla passione del comitato festeggiamenti paesani di Montagnano.
Claudio Zeni
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