Tutta colpa di Zia Maddalena, dei suoi racconti sull’Africa, di quei braccialetti variopinti che portava, insieme all’ennesima magica avventura nella savana, ogni volta che tornava a casa dalla Nigeria dove si era trasferita, nel ’74, per lavoro, con la famiglia!
Monica Conticini è cresciuta così, a Castiglion Fiorentino,… “sognando l’Africa”…quella di Kuki Gallman, e di Karen Blixen che, poi, è diventata “la sua Africa” dal primo viaggio del ’99, a quelli del 2006 e del 2017.
A vent’anni dall’abbraccio col continente nero, che confermò la magia dei racconti di zia Maddalena, Monica Conticini oggi è una Guida Naturalistica, riconosciuta dalla Limpopo Field Guiding Accademy africana.
L’incontro con l’Africa ha suscitato in lei la necessità di saperne di più di questa terra che tutti riconosciamo come “madre” della specie umana, che ancora indentifichiamo con il “fiero” leone libero nella savana, senza sapere che rischia l’estinzione e che abbiamo reso schiava dei nostri interessi economici, mimandone l’equilibrio ambientale, politico e sociale.
Ne è conseguito, per Monica, l’impegno a favore della tutela di quel patrimonio di biodiversità che, come ci ha spiegato lei stessa “ deve partire dalla formazione della popolazione locale, ancora troppo condizionata dalla fame e dalla povertà e per questo coinvolta in attività illegali come il bracconaggio e spinta ad arretrare, insieme agli animali e alla vegetazione, a causa di una cementificazione disordinata.”
Le sue icone di riferimento, Jane Goodall, “la donna degli scimpanzè” e Dian Fossey, con i suoi “gorilla nella nebbia”. Donne che hanno abbracciato la causa africana, hanno speso la loro vita per questo, sono morte…in qualche caso…per questo!
Donne forti per “…un’ Africa fortemente maschilista, terra difficile, di fame e conflitti”, come la definisce Monica Conticini. Fatta di donne “invisibili” che rappresentano, invece, la vera forza “produttiva e riproduttiva” del paese tanto da meritare nel 2011 la proposta di candidatura al Premio Nobel per la pace (Noble Peace Prize for American Women).
Anche Monica è una donna forte e determinata nel suo impegno per l’Africa e non si fermerà al titolo di Guida Naturalistica. Rientrata da appena due mesi, già mette in campo nuovi progetti per tornare a “piedi nudi” sul bush.
Attualmente è impegnata con Trip to Rescue, “un contenitore di idee”, come definisce lei stessa il team di volontari appassionati d’Africa che opera all’interno dell’A.I.E.A (Associazione Italiana Esperti d’Africa), nella conservazione della fauna e della flora africana, per un turismo responsabile ed etico.
E per far conoscere l’attività di Trip to Rescue e sensibilizzare i suoi concittadini verso il volontariato naturalistico per la tutela della natura africana, Monica Conticini ha organizzato l’incontro di domani, sabato 30 marzo, alle ore 18,00, presso la Sala della Musica del Teatro Spina di Castiglion Fiorentino, cui seguirà una cena di beneficenza per raccogliere fondi destinati alla microchippatura dei rinoceronti. Nel corso della serata sarà messo all’asta un disegno dell’artista Enzo Scatragli il cui ricavato sarà devoluto a favore delle attività di Trip to Rescue.
Intanto che si prepara a una nuova partenza, unica “cura” a quell’inguaribile Mal d’Africa di cui mostra tutti i sintomi, Monica sta scrivendo un libro sulla avventura africana che si intitolerà appunto “A spasso nel bush”. Non sarà la sua prima esperienza da scrittrice, Monica Conticini infatti ha già scritto “L’universo perfetto”, di tutt’altra ispirazione, ma eloquente di una sensibilità e di una efficace e raffinata capacità comunicativa.
L’appuntamento, intanto, è per domani pomeriggio a Castiglion Fiorentino, Teatro Spina, per parlare di Africa, con lei e con gli uomini e le donne di Trip to Rescue, e dare il nostro contributo, in impegno e anche in denaro, in favore di una terra antica che va aiutata a prendere coscienza di sè!!!!
Sul pericolo di contagio del “mal d’Africa” non possiamo rassicurarvi….non si trasmette per contatto diretto nè per via aerea…è tutta una storia di cuore!
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