E’ stato davvero un bel pomeriggio, e non lo dico perchè ho avuto l’onore di poter condurre io l’intervista a Massimo Fini, coadiuvato da alcuni colleghi. Una personalità così di spicco ospite a Castiglion Fiorentino è un tributo a tutta la città e la conferma che dallo spirito d’iniziativa si possono raggiungere davvero bei risultati. L’evento era promosso dal Circolo Culturale Liberale L’Acuto ed era collegato alla consegna del primo premio giornalistico-letterario indetto dal Circolo stesso, a cui hanno preso parte tanti giovani delle scuole della Valdichiana.
Il tema, di cui si è parlato anche con Massimo Fini, la “generazione degli anni zero”. Per la cronaca ha vinto una cortonese, Anna Argirò, giovanissima studente del Liceo Classico. Nella foto (di Enrico Panichi) vedete i premiati insieme ai vari ospiti della giornata.
Com’è stato Fini? Come sempre sorprendente: un uomo tutto da scoprire, che definire spiazzante sarebbe poco. Le sue posizioni sono estreme, taglienti e sempre orgogliosamente controcorrente. Una vita da Bastiancontrario: si può essere a volte d’accordo e altre no, ma non si può riconoscergli una capacità quasi unica in Italia, quella di saper dire quel che pensa, e dirlo sempre in modo interessante e capace di incuriosire e catturare l’attenzione di chi legge e/o ascolta.