Si chiama Stefania Rinaldi, è una Cultural Project Manager e nei prossimi sette mesi lavorerà per dare un’impronta nuova, manageriale, alla gestione del SISTEMA MAEC-PARCO che riunisce il patrimonio dei monumenti presenti sul territorio di Cortona: Museo Archeologico, Biblioteca e Parco Archeologico.
Stefania Rinaldi approda a Cortona attraverso “Valore Museo” un Bando finanziato dall’ Ente Cassa di Risparmio di Firenze con la collaborazione di ICOM International Council of Museums, Polo Museale Toscana e la consulenza di Fondazione Fitzcarraldo che si pone l’obiettivo di implementare le competenze professionali e manageriali dei musei territoriali.
Quei “ piccoli grandi Musei” locali (738 solo in Toscana!) che, forti della loro preparazione scientifica accusano una carente formazione nei settori del marketing, della comunicazione, del fundraising, imprescindibile per una gestione, diventata decisamente manageriale, anche per le istituzioni museali.
Partendo da un’analisi delle tipologie di visitatori che attualmente “staccano” il biglietto a Palazzo Casali e indirizzando al tempo stesso la sua osservazione sul rapporto tra sistema museale e territorio, la Dott.ssa Rinaldi lavorerà all’analisi di “nuovi pubblici” possibili per il Sistema MAEC-PARCO, ma anche e soprattutto ad un riavvicinamento della gente, del territorio, ad un patrimonio culturale locale ancora vissuto come realtà da “visitare” piuttosto che da “vivere”.
“Una Agorà, una piazza aperta a tutti”, diceva Paolo Giulierini dei suoi progetti per il MANN all’ indomani della nomina a direttore del prestigioso Museo napoletano.
Un concetto non nuovo a Cortona che, già nel 1727 con la nascita dell’Accademia Etrusca, si poneva lo scopo “di riportare alla luce le cose antiche per consentire al popolo di fruirne”, come ci racconta il professore Sergio Angori, Conservatore della Biblioteca dell’Accademia Etrusca.
Dopo la firma, di appena una decina di giorni fa, della convenzione attraverso la quale il Comune di Cortona, affidatario da fine 2017 del Parco Archeologico, ne ha assegnato la gestione all’Accademia Etrusca già responsabile del Maec e della Biblioteca, il Sistema MAEC-PARCO, guarda al suo futuro, dentro e oltre il territorio, senza perdere di vista quella che è la sua “mission” da quasi tre secoli: restare in contatto con la gente.
Stefania Rinaldi incontrerà i referenti culturali interni alle Istituzioni locali ed i rappresentanti delle Associazioni che operano sul territorio per provare ad agganciare il Sistema MAEC-PARCO ad una rete di attori culturali che, per quanto riguarda le associazioni private a Cortona, la dott.ssa ci dice che “sono tanti e non sono messi a sistema”. Sottoporrà a loro questionari cartacei ma realizzerà anche interviste da cui emergeranno aspettative, proposte, bisogni, del territorio rispetto alla realtà del MAEC-PARCO.
“I visitatori stanno cambiando, a Cortona- dichiara il prof. Sergio Angori- da un turismo d’arte si sta ripiegando verso in un turismo da bar e ristorante, con un pericoloso scadimento dell’interesse culturale.”
Da questo allarme e dall’impegno per una gestione sempre al passo con i tempi, scaturisce la candidatura a “Valore Museo” per un complesso museale, quello cortonese, apprezzato e unanimemente considerato cardine del Patrimonio Etrusco, capofila di importanti progetti di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale, non ultimo quello di 5 milioni di euro, finanziato con fondi europei, che vede coinvolte anche Volterra e Piombino.
Questo finanziamento permetterà tra l’altro a MAEC-PARCO di realizzare il Parcheggio per i camper nell’area del Parco Archeologico, di climatizzare e risistemare la Sala Egizia del Maec e realizzare, sempre a Palazzo Casali, finalmente, una Sala Severini che accolga le opere del maestro cortonese e altre recenti donazioni della figlia Romana al Museo, comprendenti oggetti della quotidianità di Gino Severini, artista e uomo.
“Il sistema MAEC-PARCO a cui stiamo lavorando, sarà aperto a tutti i cortonesi e ai bambini!” sottolinea il prof. Angori. Il Parco Archeologico sarà collegato con i Sentieri della Bonifica, la Via Francigena, la Via germanica. Si lavorerà al ripristino della segnaletica dei sentieri per il trekking e il biking-
Quanto al collegamento tra il Parco Archeologico con il MAEC ed il centro storico, il prof. Sergio Angori sottolinea: “Credo sia necessario porsi il problema della fruibilità di questi luoghi attraverso un efficace servizio di trasporto pubblico.”
Senza voler scomodare un prestigioso Lucumone dell’Accademia Etrusca di metà 800 come Girolamo Mancini, che tanto si battè per la ferrovia a Cortona ed il suo collegamento col paese su in collina, e senza nemmeno provare a tirar fuori dai carteggi custoditi in Biblioteca quel vecchio progetto mai realizzato del dopoguerra per una Funivia dalla valle al centro storico, bisognerà più semplicemente predisporre un sistema di collegamento efficiente per i visitatori del Sistema MAEC-PARCO e per i camperisti che sceglieranno di parcheggiare le loro case-mobili al Sodo, che non “divida” quello che tanti anni di lavoro hanno unito.
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